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NAPOLI – Oggi, l’ufficio di presidenza del consiglio regionale ha ratificato le regole del voto che dovrà delineare i 3 rappresentanti della Campania al prossimo conclave per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.

Le speranze del centrodestra sono andate deluse: il voto dei consiglieri sarà tutto in presenza presso l’aula del Centro Direzionale nonostante vari casi di Covid (tra positivi e chi è in quarantena) e, soprattutto, rimarrà segreto.

Ogni consigliere regionale potrà indicare 2 nomi.

Da Statuto, dei tre rappresentanti che, secondo la Costituzione, spettano anche alla Campania, 2 saranno in quota maggioranza e 1 in rappresentanza dell’opposizione.

Il fatto è che quest’ultima si compone di due minoranze: quella di centrodestra e quella del Movimento 5 Stelle.

Tenendo il voto in presenza, segreto e, soprattutto, non avendo la maggioranza alcuna indicazione di astenersi – come pure aveva richiesto il centrodestra – al momento del voto del rappresentante della minoranza, l’ufficio di presidenza di oggi ha dimostrato che politicamente tiene l’accordo Pd-Movimento 5 Stelle per far andare a Roma 3 rappresentanti su 3 che dovrebbero attenersi alle indicazioni di Enrico Letta e Giuseppe Conte.

A discapito, evidentemente, del centrodestra di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni

Ad oggi, quindi, la triade campana più accreditata per il voto presidenziale del 24 gennaio è quella composta dal Governatore Vincenzo De Luca (Pd), dal presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero (Pd) e da Valeria Ciarambino (M5S). 

Il voto che li dovrebbe consacrare Grandi Elettori per la Campania ci sarà martedì 11 gennaio. Se ci saranno sorprese sarà perchè l’area centrista della maggioranza (come ha già riferito il mastelliano Luigi Bosco) vorrebbe almeno uno dei suoi a Roma (e non 2 Pd) più che per il fatto che nelle altre Regioni dove la maggioranza è nelle mani del centrodestra ci sarebbero vendette uguali e contrarie. In fondo, nonostante 13 su 20 siano governate da loro, c’è solo il Movimento 5 Stelle che a Roma sta col Pd e in giro per l’Italia è battitore libero.