Tempo di lettura: 2 minuti

Solo un miracolo ha evitato che la caduta di un grosso masso sulla carreggiata della Strada Provinciale 562, in località Cala del Cefalo, provocasse una tragedia in una domenica pomeriggio di pioggia. L’episodio si è verificato all’altezza del km 6+600, all’uscita della galleria Mingardo, lungo un’arteria che rappresenta un’importante via di Protezione Civile per il collegamento del territorio di Camerota con la fascia costiera.
Constatato il grave pericolo per la pubblica incolumità, il sindaco Mario Salvatore Scarpitta ha emanato un’ordinanza contingibile e urgente con la quale dispone la chiusura immediata al transito veicolare e pedonale del tratto compreso tra il km 6+300 e il km 6+800, l’attivazione del Centro Operativo Comunale (C.O.C.), e l’impiego di personale rocciatore specializzato per la verifica e l’eventuale disgaggio delle rocce instabili.
La zona, già teatro in passato di frane e collassi parziali della sede stradale, è stata più volte oggetto di interventi di somma urgenza, sollecitati anche dal Prefetto di Salerno, che ne aveva riconosciuto il carattere di “gravissimo pericolo per la pubblica e privata incolumità”. Tali interventi, pur finanziati con fondi PNRR per oltre cinque milioni di euro, sono stati oggetto di polemiche e contenziosi tuttora pendenti dinanzi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Consiglio di Stato.
“A Camerota si può morire di falesia” — ha dichiarato il Sindaco Mario Salvatore Scarpitta“si può morire perché un viaggio in auto tranquillo diventa un inferno per un masso che cade all’improvviso. È in ragione di ciò che può accadere ogni giorno che auspico una immediata risoluzione dei procedimenti pendenti e un intervento risolutivo che possa finalmente mettere in sicurezza la nostra comunità, a rischio ogni qualvolta si percorre quella strada”.
La SP 562, percorsa quotidianamente da residenti e turisti, rimarrà chiusa fino a nuova disposizione. Tutte le istituzioni competenti — Prefettura, Provincia di Salerno, Regione Campania, Vigili del Fuoco e Parco Nazionale del Cilento — sono state informate e coinvolte nelle operazioni di monitoraggio e messa in sicurezza.