Quali sono i migliori croccantini per i cani che si possono trovare sul mercato in questo momento? La risposta proviene da Altroconsumo, celebre associazione di consumatori italiani, che ha stilato una graduatoria in merito, prendendo come riferimento i prodotti per animali di taglia media. Ebbene, il responso degli esperti vede al primo posto Royal Canin, seguita dal marchio Eukanuba: in tutti e due i casi il punteggio che è stato assegnato è sopra la media. Tra gli altri brand, Purina, Iams, Monge, Almo Nature e Ultima Nature ottengono un punteggio positivo, pur lontano dagli standard di eccellenza, mentre Schesir, Pedigree, Miglior Cane e Friskies si devono accontentare di una sufficienza un po’ stiracchiata.
Quali sono le crocchette da preferire
Entrando più nel dettaglio, secondo Altroconsumo il prodotto migliore a livello assoluto è rappresentato dalle crocchette Acana della linea Prairy Poultry. Viene segnalato come migliore acquisto, invece, un tris composto da Esselunga Bao Plus con riso e pollo, da Top Bull Conad con riso e pollo e da Amico Mio Selex Expert active, a base di pollo fresco. Considerando le crocchette come un vero pasto completo, è ancora il brand Acana a primeggiare, anche grazie a un contenuto di grassi che si aggira attorno al 21%, mentre più indietro si posizionano brand come Orlando, Pedigree, Friskies e Radames.
I consigli per un’alimentazione appropriata
Le crocchette Acana, quindi, sono consigliate a tutti gli amanti dei cani che vogliono mettere a disposizione dei propri amici a 4 zampe il massimo della qualità. A rendere unici i prodotti Acana è, tra l’altro, la presenza di ingredienti regionali freschi, che vengono selezionati con attenzione in modo da assicurare un regime alimentare ad elevato contenuto proteico, grazie a pollame, uova e pesce. Per i cuccioli, per esempio, esiste la linea Acana Puppy.
Dove acquistare le migliori crocchette per cani
Che si decida di puntare sul marchio Acana o che si preferisca affidarsi a un altro brand, per essere certi di comprare crocchette per cani di alta qualità non si può fare a meno di rivolgersi a Zoofood, uno shop online che presenta un vasto assortimento di cibo per gatti e cani. I clienti possono usufruire di coupon sconto per un risparmio complessivo fino a 10 euro, e non ci sono spese di spedizione per gli ordini che superano i 49 euro. Si può decidere, poi, la modalità di pagamento che si preferisce fra bonifico, carta di credito, Paypal o contrassegno.
Cosa fare se il cane non vuole mangiare
È importante seguire con estrema cura la dieta del cane, sin dalle prime settimane di vita. Il mercato propone una vasta rassegna di proposte, non solo per il cibo secco ma anche per quello umido, e nulla vieta di affidarsi a un veterinario nutrizionista per sapere che cosa dare da mangiare al proprio animale. Tuttavia, può succedere che in determinate circostanze il cane si rifiuti di mangiare. Le motivazioni possono essere molteplici: a volte si può trattare di una semplice mancanza di appetito, mentre in altri casi la colpa può essere di porzioni troppo abbondanti o di un eccesso di fatica. In ogni caso, il cane prima o poi riprenderà a mangiare, per non restare affamato.
Una dieta equilibrata
Se si decide di puntare soprattutto sul cibo secco, bisogna tener presente che questo tipo di alimentazione garantisce un apporto di acqua davvero ridotto. Quindi è bene ricordare di collocare accanto alla ciotola con i croccantini una che contenga acqua potabile e pulita.
Che cosa mangiano i cani
Le modalità con i quali i cani si dovrebbero alimentare sono differenti rispetto alla dieta di una persona. Per esempio, non si deve commettere lo sbaglio di programmare un regime alimentare eccessivamente eterogeneo: il ripetersi di novità, infatti, può richiedere uno sforzo esagerato al tratto digestivo, che ogni volta si trova nelle condizioni di dover adattarsi. I cambiamenti, in particolare, possono essere alla base di una vera e propria indigestione, o anche solo di un aumento di gas. È vietato, poi, dar da mangiare al cane gli avanzi del pranzo o della cena dei padroni, visto che il cibo destinato al consumo umano è molto più salato rispetto a ciò che l’organismo di Fido è in grado di tollerare.
