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I video degli artisti partenopei sono i più visualizzati sulla nota piattaforma web. Le canzoni in napoletano di Liberato e Geolier riscuotono un considerevole successo nonostante le recenti polemiche sull’uso del dialetto nei testi musicali. In una realtà sempre più globalizzata le radici rappresentano un valore da preservare e tramandare con qualsiasi rappresentazione artistica. La musica, in particolare, diventa il principale vettore dell’identità culturale e della tradizione linguistica.

Liberato e Geolier conquistano letteralmente il web con i loro singoli in napoletano che vengono ascoltati ormai in tutta Italia e anche all’estero. Gli utenti di YouTube premiano i due artisti partenopei con un vero e proprio record di visualizzazioni perché il dialetto partenopeo possiede le caratteristiche liriche indispensabili per varcare qualsiasi confine geografico e culturale. Al Festival di Sanremo il testo di Geolier “I p’ me, tu p’ te” aveva suscitato qualche polemica, ma i risultati conseguiti online hanno smentito immediatamente ogni futile critica.

I dialetti ricoprono un ruolo prezioso nella musica contemporanea perché alimentano la cultura popolare e accrescono l’interesse verso una determinata regione. I cantanti possono esprimere la propria identità territoriale coinvolgendo una platea di ascoltatori provenienti da posti distanti. Ecco il vero potenziale dell’attività artistica che trascende ogni barriera e promuove la condivisione di tradizioni differenti. YouTube è il banco di prova prescelto per lo studio eseguito da Preply sui brani dialettali più riprodotti e visualizzati in tutta Italia.

Il podio di questa speciale classifica spetta a Geolier e Liberato che hanno conquistato gli utenti online con dei brani che parlano di tematiche connesse fortemente alle radici partenopee. Il singolo “ Come vuoi” del rapper napoletano si piazza al primo posto, mentre “Tu T’e Scurdat’ EʽMe” di Liberato si aggiudica il secondo posto. Questo ponte ideale tra passato e presente rappresenta l’ideale continuazione della tradizione musicale italiana che affonda le proprie radici nell’identità locale. Numerose sfumature linguistiche ottengono una meritata visibilità, ma i brani eseguiti nei dialetti meridionali raggiungono una popolarità superiore ottenendo milioni di visualizzazioni.

Gli interpreti del Sud ottengono i migliori piazzamenti perché provengono da contesti dove le tradizioni linguistiche sono ancora vive e vegete. Questo legame viene maggiormente evidenziato dalla percezione che gli abitanti delle regioni centrali e settentrionali hanno dei propri dialetti. Nei luoghi dove la tradizione culturale occupa una posizione rilevante nell’immaginario collettivo le manifestazioni artistiche tendono ad esaltare questo rapporto autentico e genuino. Geolier, col suo rap dialettale ricco di contaminazioni contemporanee, e Liberato, divenuto celebre per il coinvolgente mix tra musica partenopea ed elettronica, sono i principali esponenti di questo entusiasmante fenomeno.

Le tendenze contemporanee analizzate da Preply forniscono le indicazioni necessarie per valutare la situazione attuale dei principali dialetti italiani. Per la nota piattaforma di apprendimento e studio delle lingue online le varietà linguistiche rappresentano degli elementi di conoscenza in grado di apportare maggiori informazioni sul tessuto sociale. La varietà delle espressioni gergali è un parametro che riflette la ricchezza intellettuale di qualunque nazione perché costituisce uno strumento ulteriore di comprensione e approfondimento.

Gli artisti di varie generazioni, infatti, hanno sfruttato il talento personale per custodire e condividere le proprie tradizioni culturali. Non a caso, quando una canzone dialettale riscuote un considerevole successo diventa un patrimonio condiviso. Le canzoni reggae in salentino dei Sud Sound System e le stupende ballate in genovese di Fabrizio De Andrè sono altre magnifiche dichiarazioni d’amore e appartenenza alla propria terra. Ogni brano, in pratica, diventa un prezioso tassello del vivace mosaico linguistico che caratterizza e valorizza la cultura italiana.