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Attesissimo ritorno a Ravello, martedì 26 luglio alle 20.30, di Riccardo Muti, che salirà sul podio della ‘sua’ Orchestra Giovanile Luigi Cherubini nella sala dell’Auditorium Oscar Niemeyer. “Il Ravello Festival saluta con gioia e orgoglio il ritorno di Riccardo Muti, direttore che ha sempre fatto suo l’imperativo etico che vuole la Musica come occasione di riflessione sui valori più profondi della nostra storia oltre che opportunità di incontro e di dialogo”, dice il direttore artistico Alessio Vlad, che è riuscito a riportare Muti nella Città della Musica dopo il trionfale debutto del 2020.

Il concerto, già sold out, organizzato in collaborazione con il Ravenna Festival, rappresenta una delle punte di diamante di questa 70/a edizione del Ravello Festival. Muti alla guida della Cherubini eseguirà un programma che prevede la Sinfonia in do maggiore op.37 “Roma” di Bizet, Il lago incantato, poema sinfonico op.62 di Ljadov e Les Préludes, S 97.

Poema sinfonico n.3 da Alphonse de Lamartine di Liszt.Affreschi musicali – dicono gli organizzatori della rassegna – di cui Muti delinea ogni sfumatura e spessore, nell’instancabile ricerca della perfezione”. Giovedì 28, venerdì 29 e sabato 30 luglio gli ensemble cameristici dell’Orchestra Cherubini saranno protagonisti di sei concerti da camera che animeranno alcuni dei luoghi più belli di Ravello: la sala dei Cavalieri di Villa Rufolo, la Chiesa di San Giovanni del Toro e la chiesa di Santa Maria a Gradillo.

Il programma completo è disponibile su www.ravellofestival.com. L’Orchestra tornerà poi sul podio del Belvedere di Villa Rufolo l’11 agosto per il tradizionale Concerto all’alba, che quest’anno verrà diretto, per la prima volta nella storia da una donna, Erina Yashima, allieva neanche a dirlo di Riccardo Muti.