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Chiunque si affacci per la prima volta al mondo del trading sa bene quanto possa essere difficile orientarsi tra borse e mercati. alcune persone infatti si iscrivono ad un broker senza avere reali competenze in economia e finanza e quindi fanno fatica a capire quali siano i primi passi da compiere. Ecco perché molti utenti decidono di ricorrere ai cosiddetti “indicatori di trading”.

In tal senso, imparare ad usare gli indicatori di trading permette, infatti, anche ad un neofita di avvicinarsi al mondo degli investimenti finanziari e migliorare le proprie prestazioni. Un indicatore di trading aiuta l’utente dandogli delle opzioni operative concrete e, se sviluppato correttamente, lo guida passo passo nelle sue prime compravendite azionarie (o, più in generale, nell’utilizzo di un qualsiasi strumento finanziario).

Il nodo chiave quando si parla di indicatori non è quindi legato all’opzione in sé, quanto piuttosto all’affidabilità ed alla competenza del partner a cui ci si rivolge. Viene infatti da sé: un consiglio dato da un incompetente genererà più danni che altro, per non parlare poi di un consiglio dato magari da una persona in cattiva fede.

Attenzione alle truffe

Arrivati a questo punto è purtroppo necessaria una piccola digressione, da dedicare proprio a quei siti e quelle realtà che puntano a truffare i trader meno esperti, riempiendoli di false promesse. Il trading non è un trucchetto capace di arricchire una persona senza rischi e a tempo record: al contrario è una materia complessa, che va conosciuta in maniera approfondita per potere operare in maniera consapevole.

Tutti i presunti “guru” degli investimenti che promettono guadagni facili e che al tempo stesso forniscono indicatori esageratamente complicati, spesso puntano soltanto ad ottenere i dati degli utenti. Lo stesso discorso spesso vale per tutti coloro che forniscano indicatori a pagamento. Può sembrare un controsenso, ma i broker regolamentati non puntano a guadagnare vendendo un qualsiasi tipo di servizio: al contrario, puntano a guadagnare incrementando le competenze dei loro iscritti.

Dei trader più esperti investono maggiormente ed un aumento del volume di trattative genera guadagno anche per il broker tramite lo spread. Ecco perché i migliori indicatori di trading nella stragrande maggioranza dei casi sono quelli gratuiti

Come scegliere gli indicatori di trading

Anche in questo caso è importante sottolineare che non esistono soluzioni valide a livello universale. Anche un semplice appassionato a caccia di consigli non può evitare di lavorare e, da questo punto di vista, il primo lavoro consiste sicuramente in un’analisi dettagliata del proprio profilo.

Questo vuol dire avere ben chiaro in mente il proprio livello di conoscenza della materia, il budget che si ha a disposizione, il tempo che si vuole dedicare alle negoziazioni e, ultimo ma non ultimo, l’obiettivo che si punta a raggiungere. Detto in altre parole, un indicatore di trading perfetto per un utente con un capitale di 100 euro, intenzionato a guadagnare sul lungo periodo non potrà mai essere valido per un trader con un capitale dieci o cento volte superiore, interessato ad una compravendita diretta ed a guadagni più immediati. 

Indicatori di trading e licenze

Come detto in precedenza, è poi molto importante prestare massima attenzione all’affidabilità della realtà che che fornisce gli indicatori in questione. Nel caso in cui si tratti di un broker esiste un modo rapido ed efficace per mettere alla prova l’attendibilità del sito e consiste nel guardare se è dotato di tutte le licenze del caso.

Da questo punto di vista è bene ricordare che le licenze italiane vengono generalmente fornite dalla CONSOB, ma che, di questi tempi, molti operatori puntano sulla licenza CySEC, valida a livello europeo.