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Gli italiani sono sempre più sportivi: è questo il dato, decisamente positivo, che è emerso nel più recente Rapporto Osservasalute a cura dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane.

Il report, pubblicato nel 2020, traccia un quadro completo e dettagliato di tutti gli aspetti che incidono, più o meno direttamente, sullo stato di salute degli italiani, e quello relativo alla pratica sportiva è molto incoraggiante.

Tra i diversi macro-argomenti relativamente a cui l’Osservatorio Nazionale ha fornito delle statistiche, consultabili integralmente a questo link del relativo sito Internet ufficiale, in quello denominato “Fumo, alcol, alimentazione, eccesso ponderale e prevenzione” si possono scoprire appunto le statistiche riguardanti la pratica sportiva.

I dati relativi alla pratica sportiva degli italiani

Secondo i dati forniti da Istat, tra il 2001 e il 2019, ovvero appunto l’ultimo anno di rilevazione, i cittadini italiani sono divenuti inequivocabilmente più sportivi.

Se è vero che la percentuale di intervistati che ha dichiarato di praticare “qualche attività fisica” è rimasta invariata in tale lasso temporale, ammontando al 29,4% sia nel 2001 che nel 2019, è cresciuta di molto la percentuale degli intervistati che affermano di praticare “sport in modo continuativo”: nel 2001, infatti, tale percentuale corrispondeva al 19,1%, oggi invece rappresenta il 26,6% del totale.

Altrettanto emblematico è il fatto che sia diminuita la percentuale relativa ai cittadini italiani che affermano di non praticare “nessuno sport”: nel 2001, infatti, essa ammontava a 40,3%, mentre nel 2019 è scesa a 35,6%.

La tendenza a praticare sport è cresciuta sia per gli uomini che per le donne

È interessante sottolineare che la tendenza a praticare attività sportiva ha riguardato indistintamente sia gli uomini che le donne.

Tra la popolazione di sesso maschile, nel 2001 la percentuale di chi ha dichiarato di praticare “sport in modo continuativo” era pari a 23,1%, mentre nel 2019 è cresciuta al 31,2%, inoltre se nel 2001 il 34,2% degli uomini affermava di non praticare “nessuno sport”, nel 2019 questa percentuale è scesa al 31,5%.

Quanto alle donne, nel 2001 solo il 15,3% dichiarava di praticare “sport in modo continuativo”, mentre oggi questa percentuale risulta essere pari a 22,2%; se nel 2001, infine, le donne sedentarie erano il 46,1%, nel 2019 si è scesi a quota 40%.

Diffusione dello sport: il web potrebbe avere un ruolo fondamentale

Gli italiani, dunque, stanno interiorizzando sempre più l’importanza di dedicarsi ad una pratica sportiva, e questo non può che essere un bene per l’intera nazione.

Con ogni probabilità, il fatto che oggi le informazioni “viaggino” più facilmente attraverso Internet ha favorito la diffusione dello sport, non solo per quel che riguarda la condivisione di metodi di allenamento e di informazioni analoghe, ma anche per quel che riguarda la cosiddetta body positivity, ovvero in sostanza l’esaltazione degli effetti benefici dello sport tramite la condivisione dei buoni risultati ottenuti.

L’attenzione è crescente anche per la cura dell’alimentazione

Stiamo dunque andando verso un’epoca in cui l’attenzione verso la salute ed il benessere sarà superiore rispetto al passato? Sembra proprio di si, e non solo per quel che riguarda la pratica sportiva.

Anche il mondo della nutrizione, infatti, è in grande fermento: oggi l’importanza delle consulenze di dietisti, dietologi e nutrizionisti gode di una considerazione sicuramente maggiore rispetto al passato, senza trascurare l’introduzione di tante nuove diete interessanti che riscuotono alti livelli di gradimento.

Sempre più spesso, oggi, la dieta non è più intesa come un regime ferreo e restrittivo, al contrario è uno stile alimentare che si fonda su dei principi salutari senza che la persona debba centellinare tutti gli alimenti che vengono assunti; sono proprio questi, ad esempio, i principi di una dieta sempre più gettonata che è presentata nel portale NewsFood, ovvero la dieta biomis.

Diete come queste, proprio perché sufficientemente flessibili, riescono ad adattarsi molto più efficacemente allo stile di vita di una persona e vengono quindi seguite nel lungo periodo senza “sgarri” ed abbandoni.