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Napoli – “Invece di far studiare i ragazzi, li bloccano. Non è normale, la scuola è un diritto”. E’ il commento amaro di una Maria, madre di due ragazzi ai quali da ieri mattina è stato impedito di prender parte regolarmente alle lezioni nella scuola Ilaria Alpi-Carlo Levi di Scampia. I due, un 12enne e un 11enne, sono stati lasciati in sala professori, senza avere la possibilità di entrare in classe, perché indossavano dei pantaloni con degli strappi non conformi oramai al famoso “regolamento’’. 

E’ un inizio scolastico complicato per l’Istituto di viale della Resistenza. Si chiude la battaglia delle treccine blu che ha coinvolto il 13enne Lino, e si apre quella dei jeans strappati. Un dress code, stilato dalla preside Rosalba Rotondo, che sta creando non pochi malumori. La situazione si è ripetuta stamane e i due ragazzi sono rimasti fuori ai cancelli dell’istituto. 

La madre dei due scolari non ha lesinato critiche al comportamento e alla decisione della preside: “Questa volta non sono treccine blu, ma semplici jeans a far sì che la Preside Rotondo si arroghi il diritto di precludere ai miei figli il diritto allo studio”. Il ragazzino è riuscito ad ottenere il permesso di andare in bagno verso le 11, racconta la donna, e così “mi ha tempestivamente telefonato per dirmi che la Preside, ritenendo non consono il loro abbigliamento, li aveva costretti a non entrare in classe per svolgere le lezioni”

“Mi sono precipitata all’ IC Alpi-Levi, sono entrata nell’Istituto e, senza firmare nessun permesso (perché nessuno mi ha detto che dovevo) né avere la possibilità parlare con la dirigente, ho prelevato i miei figli e sono uscita. Ormai l’operato discutibile della Preside Rotondo fa notizia. Mio figlio ora è sotto shock e non vuole tornare a scuola. È un comportamento normale da parte di una dirigente? I pantaloni dei miei figli sono così “oltraggiosi”?”.