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Castellammare di Stabia (Na) – E’ un Fabio Caserta motivato e convinto quello che presenta il match di domani con la Salernitana (ore 15). Se il suo collega Ventura è apparso in qualche modo preoccupato per le condizioni fisiche di alcuni uomini granata, il tecnico gialloblu ha dichiarato di aspettarsi una Juve Stabia combattiva e pronta a lottare per i tre punti dopo la crescita evidenziata negli ultimi tempi. Di seguito le sue dichiarazioni in conferenza stampa: 

Assenze“Abbiamo qualche giocatore che starà fuori, come Carlini. Abbiamo recuperato Forte, ma è da valutare se farlo giocare dall’inizio o meno. Valuterò stesso domani mattina”. 

Ambiente – “Sappiamo l’importanza di questa partita, al di là del derby che è molto sentito dai tifosi. Noi vogliamo fare bene, queste non sono gare come le altre soprattutto in Campania dove sfide come queste sono molto sentite. Ogni gara è determinante per il prosieguo del campionato. I ragazzi scendono in campo per fare bene in tutte le sfide, cercheremo di portare a casa i tre punti”. 

Passato – “Da calciatore ho vissuto l’ultimo derby? Sì, ma da allenatore cerco di isolarmi il più possibile perché non posso stare a pensare e a leggere qualsiasi cosa perché ti condiziona. Cerco di limare tutti gli errori e i problemi che abbiamo. Da calciatore ad allenatore sono due cose diverse. Mentalmente da tecnico lavori sempre, provi a fare meno errori possibili. L’allenatore vive di questo, dobbiamo lavorare per cercare di migliorare giorno dopo giorno”. 

Avversario – “Come facciamo a sottovalutare un avversario costruito per stare nei piani alti della classifica? Non esiste, non siamo una squadra costruita per vincere. Contro tutte le squadre dobbiamo mettere in campo lo spirito giusto, battagliero. Quello che ha sempre contraddistinto la Juve Stabia da quando sono io l’allenatore. Il risultato, poi, passa in secondo piano”.

Aspettative – “L’importante è che la squadra combatta dal primo all’ultimo minuto. L’unica cosa che speravo nelle prime sei gare era quella di raccogliere qualche punto in più. Abbiamo pagato a caro prezzo una serie di circostanze, ma ora siamo in crescendo. Limando alcune cose faremo sempre meglio. Bisogna cercare sempre di migliorare”.

Di Tacchio – “Ho giocato insieme a lui e Migliorini, siamo stati molto bene insieme. Di Tacchio veniva spesso a mangiare a casa mia, ci sentiamo ancora ogni tanto. Sono due ottimi calciatori comunque, l’ossatura della Salernitana è importante e loro sono due punti fondamentali nella ricostruzione granata. Prima della partita li saluterò con affetto, poi saremo avversari”. 

Tifosi – “Non c’entra il meteo per i ragazzi della Curva, loro ci sono sempre. Quando c’è da applaudire o fischiare – come giusto che sia – loro non mancano mai. Il problema sono i tifosi occasionali. Chi vuole bene a una cosa se la deve tenere stretta nei momenti belli ma anche in quelli brutti. Chi vuole il bene della Juve Stabia verrà sempre allo stadio. Anche chi vuole contestare ha tutte le ragioni per farlo. E’ giusto che sia così. Nei momenti di sofferenza vedere tanta gente che ti dà una mano è una spinta in più. I calciatori hanno bisogno di tutto questo, soprattutto a Castellammare, dove gli spalti sono attaccati allo stadio. Anche un fischio può darti la carica o ti può far svegliare. Mi auguro che ci sia tanta gente, perché la Juve Stabia è di tutti, non di Caserta o di un calciatore in particolare. Bisogna stare compatti e remare tutti dalla stessa parte”. 

Var – “Ritengo che si stia facendo troppa confusione. Stanno modificando troppo il calcio, sta diventando playstation. E’ vero che il Var può essere utile, ma se lo utilizzi bene. Qua si vedono tante gare in cui si fa gol e non si sa se esultare o meno. Il prossimo anno si vedrà, noi pensiamo solo a questa stagione. Di errori se ne fanno anche al Var, Ancelotti ne sa qualcosa. Bisogna tornare al calcio di una volta, dove l’errore arbitrale ci stava e veniva accettato. Si deve avere fiducia, perché se pensiamo alla malafede e che l’arbitro sbagli apposta allora è inutile stare nel calcio”.