Tempo di lettura: 3 minuti

Creare le condizioni perché i giovani possano rimanere in Campania, senza essere costretti ad emigrare, rappresenta una delle sfide principali per il futuro del Mezzogiorno. Ogni partenza sottrae risorse umane e competenze al tessuto economico e sociale della regione; oggi, tuttavia, si osserva una trasformazione concreta: grazie alla sinergia tra università, imprese e Business School si sta formando un vero ecosistema che trattiene i talenti e attira chi decide di tornare.

L’esempio dell’IPE Business School

L’IPE Business School di Napoli è uno dei modelli che meglio evidenziano questo cambiamento. I dati mostrano una correlazione significativa tra formazione specializzata e occupazione locale: il 62% degli allievi IPE (circa 2.500 persone) lavora in Campania. Ogni anno l’Istituto diploma circa 200 giovani professionisti, e oltre 120 di questi trovano impiego nel territorio, a conferma che la formazione di qualità produce ricadute concrete sul mercato del lavoro regionale.

Le imprese e il valore dei profili locali

Le aziende del territorio stanno sempre più riconoscendo il valore dei profili formati localmente e richiedono figure sia junior sia senior. Come precisa Andrea Iovene, Vice-Direttore Generale di IPE Business School, “Le aziende si fidano di noi e ogni settimana riceviamo richieste per nuove posizioni; questo significa che il mercato campano si sta aprendo e che la formazione di qualità può davvero fare la differenza.” La crescente domanda segnala non soltanto un ampliamento dell’offerta di lavoro, ma anche una nuova fiducia verso il capitale umano presente nella regione.

Storie di rientro e investimento sul territorio

Dietro le percentuali ci sono percorsi professionali e scelte personali che diventano segnali di cambiamento. Ogni anno circa 15 ex allievi dell’IPE Business School rientrano in Campania dopo esperienze in grandi realtà nazionali e internazionali, portando competenze che contribuiscono a innovare imprese e comunità. È il caso di Barbara Cammarota, che dopo un percorso a Milano in L’Oréal ha scelto di tornare a Napoli e oggi lavora in Miamo, azienda leader nella dermocosmesi. “Dopo anni a Milano ho capito che qui potevo trovare le stesse opportunità, ma con un valore aggiunto: la qualità della vita, il calore umano e la possibilità di contribuire concretamente alla crescita della mia terra.”

Analogamente, Mariangela Botticella, ex consulente di EY Milano, è rientrata per entrare nella Banca di Credito Popolare di Torre del Greco: “Sono tornata grazie al network dell’IPE e oggi lavoro in una realtà solida e dinamica, radicata nel territorio. Restare o tornare qui non è più un ripiego, ma una scelta di valore e prospettiva.”

Verso un futuro che resta

Le esperienze individuali, sommate ai numeri, delineano un trend che non è più episodico: la Campania non è soltanto un luogo da cui partire, ma può diventare un ambiente dove restare, rientrare e costruire valore. La collaborazione tra istituzioni formative e imprese, unita a reti professionali efficaci — il network — crea opportunità concrete, riduce la fuga dei cervelli e favorisce lo sviluppo locale senza ricorrere a lunghe migrazioni. Il consolidamento di questo modello resta una condizione essenziale per trasformare il ritorno in progetto di crescita collettiva.