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Una protesta inattesa quella che ha accolto Mario Draghi, in visita al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il premier si è trovato di fronte al blocco stradale dei lavoratori dello stabilimento napoletano della Whirlpool, raggiunti oggi dagli ordini di licenziamento della multinazionale americana. 
 
Il presidente del Consiglio è giunto in provincia di Caserta, insieme al ministro della Giustizia Cartabia, in seguito alla pubblicazione dei filmati che ritraggono le violenze perpetrate dalla polizia penitenziaria ai danni dei detenuti. Draghi, in un primo momento, ha rifiutato l’incontro con i lavoratori napoletani. Una posizione che ha suscitato la reazione degli operai, i quali hanno intonato cori contro il Governo. Non sono mancati momenti di tensione con le forze dell’ordine, che hanno sbarrato il passo al corteo. 
 

Solo dopo una lunga trattativa, il premier ha accordato un incontro ai rappresentanti sindacali. “Siamo qui per chiedere a Draghi di far rispettare l’accordo con le parti sociali, di cui lui è garante, che prevede diciotto settimane di cassa integrazione in alternativa al licenziamento. – spiegano gli operai – Ancora una volta la Whirlpool straccia tutti gli accordi scritti e non rispetta la firma del Governo italiano. Draghi deve intervenire in prima persona”.

 

La federazione nazionale Lavoratori ha dichiarato il presidente nazionale Giuseppe Alviti è al fianco dei lavoratori Whirlpool ed appoggia appieno la protesta democratica di stamattina,i lavoratori non devono essere presi in giro ma rispettati ha chiesto il  sindacalista napoletano.