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Tutto facile per la Lazio che torna a vele spiegate in zona Champions (è a -1 dal quarto posto), facendo un sol boccone della Salernitana, fino ad alcuni mesi addietro club che condivideva la proprietà di Lotito. Due gol nel primo tempo e uno nella ripresa mandano al tappeto i campani di Stefano Colantuono, che si erano presentati all’Olimpico con l’obiettivo di non perdere, o comunque di fare giocare meno possibile la formazione biancoceleste.

Però, va preso atto che la Lazio – fra le squadre dei cinque maggiori campionati d’Europa – assieme all’Inter, non ha mai perso in casa nel 2021. Basta assai poco per capire perché. I biancocelesti tornano all’undici titolare, dopo il turn-over in Europa League a Marsiglia. Maurizio Sarri preferisce andare sul sicuro e rilancia Luis Alberto, in panchina si rivede Zaccagni. La Salernitana è Ribery: il francese è in campo nonostante i problemi al ginocchio degli ultimi giorni. I campani partono a tutta e cercano di interrompere sul nascere le iniziative dei padroni di casa. L’arbitro Rapuano usa il bastone la carota: prima perdona una manata di Di Tacchio, che stende Milinkovic-Savic, poi estrae il giallo a Gyomber, che mette giù Luis Alberto. Stessa sorte per Cataldi che, prima di finire nella lista dei cattivi, fa in tempo mandare oltre la traversa la prima conclusione della partita (10′).

Al 16′ Luis Alberto impegna Belec. La Lazio prende quota e decolla al 31′ con il solito Immobile che firma il 10/o gol in campionato (meglio di lui solo Lewandowski del Bayern, a quota 13, ndr). La rete nasce da un’iniziativa di Milinkovic-Savic che mette al centro da destra, Pedro corregge per il centravanti che insacca da distanza ravvicinata. La Salernitana accusa il colpo e la Lazio prova a infliggerle il colpo del ko: ci riesce al 36′, con Pedro, che ruba il pallone a Gyomber e insacca di destro sul secondo palo. Nel finale Milinkovic-Savic cerca il tris, ma non ha fortuna. Nella ripresa Colantuono getta nella mischia Duric, ma non serve per interrompere la gestione del pallone da parte della Lazio, che non punge, ma tiene lontani gli avversari dalla propria area.

La vittoria della squadra di Sarri sembra blindata. Il giro-palla dei padroni di casa sembra a tratti interminabile e stordisce gli avversari che non riescono a interromperlo come nelle prime battute con un pressing aggressivo. La Lazio fa l’affondo conclusivo al 24′ e chiude il match con Luis Alberto, che riceve da Felipe Anderson e batte Belec, facendo passare il pallone fra le gambe di Gyomber. Nel finale si rivede Zaccagni, che entra per Felipe Anderson, e Immobile sfiora la doppietta, timbrando il palo.