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“Approvata in commissione infrastrutture con l’astensione dei grandi partiti nazionalisti ma con il voto contrario della sottoscritta – dichiara la consigliera del gruppo misto, Maria Muscaràla legge sulla Rigenerazione Urbana e per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Le riformulazioni che sono avvenute in aula necessitano assolutamente di un ulteriore studio. Questa legge è stata definita dagli ambientalisti “inemendabile”, e che di rigenerazione e riqualificazione urbana ha soltanto il nome. Le norme che saranno rimandate poi all’aula riguardanti la trasformazione dei sottotetti, fanno pensare che stiamo sviando quello che è l’ambito derogatorio, ma continuiamo con la stessa formula ad appesantire un territorio che non ha le infrastrutture adatte. È molto pericoloso che per gli immobili dismessi siano ammessi interventi di ristrutturazione con incrementi dal 20% al 35 %, che addirittura l’intera volumetria può essere delocalizzata dove ci sia la disponibilità di un’area alternativa. L’incentivazione volumetrica sale al 50%, per la ricostruzione in ambiti individuati dal piano urbanistico comunale, di edifici che erano posti in zone ad alto rischio idrogeologico. Deregulation in senso assoluto”.