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Napoli – Anche la Campania, dopo la Sicilia, potrebbe dotarsi di un sistema di tracciabilità e rintracciabilità della filiera agroalimentare ed ittica, attraverso la creazione di un sistema di gestione dei dati in “blockchain”.

L’obiettivo, infatti, della proposta di legge presentata dai Consiglieri regionali Franco Picarone (primo firmatario), Maurizio Petracca e Gennaro Oliviero – presidenti rispettivamente delle Commissioni Bilancio, Agricoltura ed Ambiente -, secondo un’impostazione condivisa con il delegato all’agricoltura Nicola Caputo e l’assessore all’innovazione Valeria Fascione, è quello di implementare in Regione Campania una piattaforma tecnologica sviluppata utilizzando le più moderne tecnologie dell’hi-tech, come la blockchain, in grado di assicurare la certezza della caratterizzazione e tipizzazione del prodotto all’origine, garantendo sicurezza e controllo lungo tutta la filiera.

Com’è noto, il sistema agroalimentare campano è connotato dalla presenza di prodotti di eccellenza, in termini di qualità e tipicità, ma spesso le forme di tutela esistenti per garantire certezza dell’origine si limitano solo a procedure amministrative di controllo lungo le filiere. Oggi le tecnologie digitali consentono servizi innovativi con risultati di elevata efficacia, in termini di velocità e certezza del dato, con risparmi anche sui controlli analitici.

Le strutture regionali potranno così dotarsi di una infrastruttura digitale che prevede la creazione di un sistema di gestione dei dati in blockchain che, confluendo in una pliattaforma multimediale, consente certezza della caratterizzazione e tipizzazione del prodotto all’origine, anche attraverso l’impiego di device in grado di generare la biofingerprint di ogni singolo prodotto alimentare.

L’infrastruttura digitale prevista dalla norma potrà consentirà nello stesso tempo di valorizzare il sistema agroalimentare campano di qualità e tipicità, attestandone l’origine e la tracciabilità, ma anche di generare benefici all’intero ecosistema digitale campano, fatto di tante startup innovative e di una ricerca applicata di grande eccellenza.

In tal senso, la legge prevede di estendere l’uso di tale piattaforma anche ad altri  settori per favorire lo sviluppo di servizi e prodotti ad alta innovazione, aumentandone la competitività in ambito nazionale ed internazionale, in particolare nei comparti caratterizzanti le aree RIS3 della Regione Campania.