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“Ancora un’indagine della magistratura con al centro un presunto squallido mercato di voti in cambio di posti di lavoro. Una vicenda che vede oggi coinvolto il consigliere regionale Pd Stefano Graziano e che riporta la mente alle carte di quel processo che vede da tempo sul banco degli imputati, tra gli altri, il capogruppo regionale FI Armando Cesaro. S’è perso il conto, oramai, degli esponenti del Consiglio regionale indagati, imputati o i cui nomi figurano in chissà quale fascicolo tra Procura ordinaria e contabile. Si fa più presto a dire chi non è indagato e non è retorica. E pensare che c’è addirittura chi, tra le loro fila, ha ancora il coraggio di dichiarare che il Movimento 5 Stelle in Campania sbaglia a non aprirsi al dialogo”. Lo dichiara la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.

“Sappiano tutti – prosegue Ciarambino – che chiunque abbia voglia di confrontarsi con noi, dovrà farlo dopo aver compiuto un lungo e importante lavoro di rinnovamento e pulizia in casa sua. E ci vorranno anni, non mesi. Noi siamo quelli che le indagini non le subiscono, ma le fanno partire. Noi siamo i firmatari dell’esposto alla Corte  dei conti che ha prodotto 34 inviti a dedurre per altrettanti consiglieri regionali, attuale presidente De Luca e potenziale candidato governatore Caldoro compresi, con l’accusa di aver sprecato fondi pubblici. Noi siamo e restiamo l’unico superamento al sistema malato e corrotto dei vecchi partiti che stenta a tramontare”.