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Il procedimento per l’istituzione del Parco Nazionale del Matese, avviato quasi due anni e mezzo fa, è rimasto arenato perché dalla Regione Campania non sono stati trasmessi gli atti relativi alle osservazioni sulla perimetrazione dell’area richiesti dal ministero dell’Ambiente. Documentazione che, invece, è stata inviata da tempo dalla Regione Molise, nei cui confini ricade parte dell’area del Parco. Purtroppo, a causa degli atavici difetti di programmazione e di ritardi che rappresentano una costante degli uffici di Palazzo Santa Lucia, è rimasto al palo l’intero iter, bloccando un’ampia serie di progetti che avrebbero consentito la riscoperta e il rilancio di un’area che rappresenta un patrimonio per le aree interne della nostra regione. Si rischia di mandare in fumo un progetto per il cui funzionamento era previsto un finanziamento iniziale di 2 milioni di euro”. E’ quanto denunciano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano e Vincenzo Ciampi, che sulla questione hanno presentato un’interrogazione alla giunta regionale, nella quale chiedono che si dia seguito al completamento di un iter che avrà un riverbero importante in termini di sviluppo e investimenti.

Duro il commento del deputato M5S Pasquale Maglione. “Ancora una volta dobbiamo fare i conti con le inadempienze della Regione Campania, nonostante le continue sollecitazioni da parte della Direzione generale per il patrimonio naturalistico del Ministero dell’Ambiente. L’ultima nota in ordine di tempo risale al 6 novembre scorso. L’assoluto immobilismo del governo regionale – conclude Maglione danneggia le province del Sannio e dell’Alto Casertano, bloccando un ampio ventaglio di opportunità e potenziali ricadute che l’istituzione del Parco andrà inevitabilmente a determinare per questi territori”.