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“La legge che destina un fondo ai proprietari di immobili abusivi acquistati in buona fede e che hanno subito l’esecuzione di ordini di demolizione, non dà risposte concrete alle vittime. A cominciare dal fondo pari ad appena 500mila euro al quale, non essendo per niente definita la platea degli aventi diritto, sarebbero legittimati ad aver accesso migliaia di persone, rendendo in questo modo ridicola la quota parte di ristoro da riconoscere a ciascun beneficiario. Quota che, a questo punto, si tradurrebbe in qualche migliaio di euro, dunque in una vera e propria presa in giro”. E’ quando dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Vincenzo Viglione.

“Avevamo chiesto di migliorare il testo con emendamenti che la maggioranza non ha accolto, preferendo licenziare un provvedimento che rimanda alla giunta il compito di stilare un regolamento che probabilmente non vedrà mai la luce, in virtù delle tante incertezze che ruotano attorno al tema in discussione. Una legge – conclude Viglione – che abbiamo scelto di non votare anche per la presenza di misure che non dovrebbero trovarsi nello stesso testo come l’ennesimo tentativo di trovare una via per il rilascio di permessi in sanatoria nella cosiddetta “zona rossa” del Vesuvio. Provvedimento in palese contrasto con una sentenza del Consiglio di Stato che vieta il rilascio di condono edilizio in tale area e che aprirebbe inevitabilmente la porta a contenziosi giudiziari infiniti”.