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Napoli – Migranti e sicurezza, lo scontro tra il Viminale e Palazzo San Giacomo non accenna a rientrare. All’indomani della polemica sulla legge sicurezza e immigrazione si apre un nuovo fronte tra Matteo Salvini e il sindaco Luigi de Magistris, che insieme ad altri colleghi, tra cui l’omologo palermitano Leoluca Orlando, aveva annunciato la sospensione della norma fortemente voluta dalla Lega. L’ex pm stamattina ha fatto sapere di essere pronto ad accogliere la nave Sea Watch 3, sulla quale in questo momento si trovano a bordo 32 migranti in cerca di un approdo sicuro.
De Magistris è tornato sull’argomento intervenendo ai microfoni di Radio Crc: «Mi auguro – spiega – che questa barca si avvicini al porto di Napoli perché, contrariamente a quello che dice il Governo, noi metteremo in campo un’azione di salvataggio e la faremo entrare in porto. Sarò il primo a guidare le azioni di salvataggio», ha affermato il sindaco. La replica piccata del ministro dell’Interno anche stavolta non si è però fatta attendere: «I porti italiani sono chiusi, abbiamo accolto già troppi finti profughi, abbiamo arricchito già troppi scafisti. I sindaci di sinistra pensino ai loro cittadini in difficoltà, non ai clandestini», è l’affondo del leader leghista.
 
Il botta e risposta non è però finito qui. Il primi cittadino di Napoli, a domanda esplicita, ha infatti ribadito: «Iscriverei un richiedente asilo a Napoli all’anagrafe? Assolutamente sì, di fronte a persone che hanno dei diritti che devono essere riconosciuti il Comune di Napoli risponderà alla Costituzione, non a Salvini, che invece si ostina a usare parole indegne di un ministro. Il ministro dell’Interno di diritto non ne mastica molto, per lui evidentemente garantire i diritti costituzionali significa rispondere in Tribunale. Anche in questo il Governo del cambiamento è molto simile a quelli precedenti. Quando abbiamo dato la carta d’identità a Ruben, il bimbo nato da due donne a Barcellona, mi hanno denunciato per falso e abuso d’ufficio e in Tribunale gli è andata molto male. Essere denunciato da Salvini è un po’ una medaglia, l’ha già fatto una volta e gli è andata male».