«Una Sanità di Eccellenza, una grande storia». Così viene presentato oggi in pompa magna il nuovo allestimento museale del presidio San Gennaro, con opere d’arte provenienti dall’ASL Napoli 1. All’esterno, un’apparente parata dell’efficienza: squadre di pulizia mobilitate, camion della nettezza urbana, muratori, pittori, operai edili, architetti, ingegneri e giardinieri tutti all’opera. Ma quanto è costata questa messa in scena? E da quali fondi sono stati prelevati i soldi per questo “spettacolo”?
A sollevare dubbi e preoccupazioni è la consigliera indipendente della Regione Campania Marì Muscarà, che interviene con forza:
«Mentre il duo De Luca-Verdoliva continua il suo tour di inaugurazioni scenografiche, ricevo quotidianamente segnalazioni dal territorio della Sanità che raccontano tutt’altra realtà».
L’elenco dei disservizi è lungo e inaccettabile:
-l’Ospedale di Comunità, già in ritardo di oltre sei mesi, non è ancora completato;
-della Casa di Comunità non si ha più alcuna notizia;
-il servizio di interruzione volontaria di gravidanza, terminato da un anno e mezzo, è ancora chiuso;
-i lavori per la nuova radiologia risultano fermi da più di un anno;
-il cantiere per il nuovo CUP e la cassa ticket è bloccato da mesi;
-i totem per i pagamenti automatici, acquistati e installati, non sono mai entrati in funzione.
-Ma potremmo procedere all’infinito.
«Siamo davanti all’ennesima passerella istituzionale – incalza Muscarà –. Non potendo garantire l’eccellenza dell’assistenza medica, ci si rifugia nell’eccellenza artistica. Ma qual è il merito? Mostrare quadri, mentre i cittadini aspettano cure che non arrivano? La vera arte sarebbe far funzionare gli ospedali».