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Napoli – La “Notte prima degli Esami” che canta Antonello Venditti e che siamo abituati a figurarci come una sera passata tra ansie e timori, tra bigliettini con formule matematiche da tirar fuori il giorno dopo durante la prova scritta e di ultime consultazioni del vocabolario di latino o tedesco, sarà diversa per i maturandi di quest’anno.

La pandemia prima e il lockdown dopo hanno riorganizzato lo svolgimento della maturità che vedrà gli studenti protagonisti di un maxi-orale composto da cinque fasi e l’eliminazione delle prove scritte.

“Noi professori saremo lì per i nostri alunni, all’angoscia dell’impensabile situazione si affianca il sostegno che vogliamo dare ai nostri studenti. Non dimentichiamo chi sono, il loro percorso e i loro sforzi e cercheremo di sostenerli anche solo con uno sguardo. Avremmo voluto prepararli meglio, interagire con loro e semplicemente accorciare le distanze come ogni anno”, racconta la professoressa di filosofia e storia del Liceo Pitagora di Pozzuoli, Ilaria Oggioni.

Alle preoccupazioni dei docenti, si aggiunge l’ansia dei maturandi.

“L’esame di maturità segna la fine di un percorso e rappresenta un momento che, aldilà dell’ufficialità, è anche simbolico, sarà un ricordo indelebile della nostra vita. Domani sarà particolare, sarà diverso, sarà triste”, racconta Fabrizia Vigna, rappresentante del Liceo Statale Mazzini di Napoli, portavoce di tutti gli studenti del quinto anno del suo liceo.

“Sarà triste tornare domani in una scuola vuota, vorrei vederla affollata come l’ultimo giorno prima del lockdown”, alla vigilia degli esami, il desiderio di Fabrizia, apparentemente ordinario è in questo particolare momento storico quasi rivoluzionario.

Gli studenti del Mazzini però non demordono e stasera decidono comunque di incontrarsi mantenendo la distanza e indossando le mascherine obbligatorie ma con lo spirito di condividere momenti irripetibili che non torneranno mai.

“Forse doveva andare così, forse poteva andare peggio, per questo sorrido e cerco di cogliere gli aspetti positivi di questa situazione”, dice speranzoso Vincenzo Nazzaro, rappresentante del Liceo Statale Gian Battista Vico.

Il conto alla rovescia è terminato, l’esame di maturità è alle porte e non resta che fare un grosso in bocca al lupo per questa maturità del tutto inaspettata.