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“Una tragedia che lascia attoniti, piangiamo l’ennesima giovanissima vittima di una violenza cieca e incomprensibile che travolge intere generazioni di ragazzi che vanno armati anche al mare pronti a far esplodere tutta la loro rabbia come spesso accade per futili motivi. Mi auguro che, viste le tantissime persone che affollavano il lido, venga subito identificato l’assassino e che si chiarisca al più presto la dinamica di quanto accaduto”. Così il deputato di Avs Francesco Emilio Borrelli commenta quanto accaduto sulla spiaggia di Varcaturo, dove un 18enne è morto dopo essere stato accoltellato al culmine di una lite per futili motivi. 
 
Nicola Mirti, il ragazzo di 18 anni ucciso vicino Castel Volturno, tra Napoli e Caserta, aveva tutta la vita davanti. Un litigio. Un coltello. Due fendenti. E la morte. Per il suo omicidio è stato accusato un ragazzo di soli 19 anni. Deponete le armi. Chiudere gli occhi su questa scia di sangue è complicità. Bisogna colpire con forza il traffico illegale di armi, togliere dalla strada le mani che le impugnano, rompere il silenzio che le giustifica. Non possiamo rassegnarci a perdere così i nostri giovani. Il nostro futuro”. Così in una nota Sandro Ruotolo, europarlamentare e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.
 
A prescindere da ogni futile motivo, è inconcepibile che un giovane ragazzo esca di casa armato di coltello e che con quel coltello decide volontariamente di porre fine alla vita di un altro giovanissimo. Troppe ancora sono quelle realtà territoriali in cui il disagio sociale e culturale è più forte della curiosità di vedere cosa ha in serbo la vita”. Così il deputato Gimmi Cangiano, presidente provinciale di FdI Caserta. “Il Governo in questi mesi ha messo in campo tanti provvedimenti per contrastare questa tendenza e per restituire speranza e fiducia a chi magari non ha mai avuto la possibilità di guardare oltre. Ma evidentemente c’è bisogno di fare altro, di fare di più e di farlo in fretta. Siamo stanchi di piangere giovani vite e di assistere inermi ad una escalation di violenza che non ci appartiene. Urge una seria riflessione che non può e non deve lasciarci indifferenti. E credo che nessuno di noi, a prescindere dai ruoli e dai posizionamenti, possa tirarsi indietro”, conclude.
 
La morte di Nicola Mirti ci lascia senza parole. Un ragazzo di soli 18 anni ha perso la vita in un luogo dove avrebbe dovuto trascorrere una giornata serena. Mi stringo con rispetto al dolore della sua famiglia”. – È quanto afferma in una nota il consigliere regionale Pasquale Di Fenza, dopo l’aggressione mortale avvenuta sul litorale di Varcaturo. “Non è solo cronaca – aggiunge – ma il segnale di un disagio profondo tra le nuove generazioni. Oltre alla repressione chiederò l’attivazione di un piano d’intervento regionale che metta insieme scuole, famiglie, forze dell’ordine e mondo dell’associazionismo. Più prevenzione, più ascolto, più strumenti educativi. Non basta indignarsi: bisogna agire”. “È urgente rafforzare l’operazione “Spiagge Sicure”: la stagione estiva è iniziata e non possiamo permettere che le spiagge si trasformino in un teatro di violenza. Vanno garantiti controlli visibili, prevenzione e tutela per tutti. I nostri giovani, le famiglie e i turisti devono poter vivere week end in serenità. Per questo chiediamo dal Ministro dell’Interno Piantedosi interventi drastici e decisi. Non servono misure simboliche, ma azioni concrete per tutelare i cittadini e i più giovani in particolare. Facciamo in modo che il nome di Nicola diventi un punto di svolta. È tempo di responsabilità condivisa, tutti dobbiamo allertarci per quanto sta accadendo”, conclude il capogruppo di Azione-Per in consiglio regionale.
 
Tanto dolore per l’ennesima tragedia che ha colpito il nostro territorio. Ogni volta che un giovane viene ucciso, una parte di futuro delle nostre città si perde. È intollerabile la quantità di armi, da taglio e da fuoco, che continuano a circolare ed essere vendute illegalmente a Napoli e nel suo hinterland. Bisogna spezzare questo circuito di violenza”. Così in una nota Mariano Di Palma, referente Libera Campania sull’omicidio del 18enne a Varcaturo.
La vita di un ragazzo – spiega – non può essere spezzata senza che noi, istituzioni, associazionismo, mondo della Chiesa reagiamo. Bisogna dire basta con fatti concreti: non possiamo permettere che il silenzio segua la violenza”.