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All’interno dell’architettura fiscale di ogni cittadino si nasconde un potere spesso sottovalutato: quello di influenzare direttamente il tessuto sociale del Paese. E la dichiarazione dei redditi, vista da molti come un mero obbligo, è il veicolo di questa facoltà.

Grazie a questo, la propria firma può trasformarsi in un volàno per la ricerca, in un sostegno per chi è in difficoltà o in una tutela per il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Nel momento, però, in cui si decide di esercitare questo diritto, occorre scegliere a chi dare il 5 per mille.

Un principio di democrazia fiscale: come funziona la scelta

È bene prima di tutto chiarire che devolvere il 5 per mille non ha alcun costo per il cittadino. È un errore comune pensare che si tratti di una donazione extra, ma in realtà, è una frazione dell’IRPEF, l’imposta sul reddito, che ogni contribuente è già tenuto a versare.

La legge offre la possibilità di “staccare” una piccola quota (lo 0,5%) dal flusso generale destinato allo Stato e di indirizzarla con precisione verso un’organizzazione specifica. Se non si esprime una preferenza, questi fondi non rimangono al contribuente, ma vengono semplicemente assorbiti dal bilancio statale. La decisione, quindi, non sta nel pagare di più, ma nel decidere chi debba essere il beneficiario finale di una parte delle proprie imposte.

L’operazione è semplice: nel proprio modello fiscale si trova un apposito riquadro in cui apporre la firma e, per un supporto mirato, inserire il codice fiscale dell’ente prescelto.

I settori del bene comune: le possibili destinazioni

Il sistema incanala questo potenziale in aree di intervento ben definite, permettendo a ogni cittadino di orientare il proprio gesto in base alla propria sensibilità. Comprendere a chi dare il 5 per mille significa esplorare queste opzioni:

  • Enti del Terzo Settore e Volontariato: è l’universo più ampio e diversificato, l’architrave della solidarietà italiana. Scegliere questa categoria significa sostenere la rete capillare di associazioni che si occupano quotidianamente di assistenza agli anziani e ai disabili, di accoglienza per persone senza dimora, di protezione civile in caso di emergenze, di distribuzione di aiuti alimentari e medici nel mondo e di innumerevoli altre attività che rafforzano la coesione sociale;
  • Ricerca Sanitaria: questa opzione permette di concentrare il proprio aiuto in un ambito di impatto universale. I fondi vengono destinati a istituti che combattono specifiche patologie, cercando nuove cure, migliorando i protocolli diagnostici e offrendo speranza a migliaia di pazienti e alle loro famiglie;
  • Ricerca Scientifica e Universitaria: un contributo in questo campo è un investimento diretto nel futuro. Si finanziano le università e i centri di ricerca pubblici e privati che lavorano per l’avanzamento della conoscenza, dallo sviluppo di nuove tecnologie alla comprensione di fenomeni complessi. È un sostegno fondamentale per borse di studio, laboratori e progetti che mantengono l’Italia competitiva a livello globale;
  • Attività Sociali del Comune: è la scelta di chi desidera vedere un impatto diretto sulla propria comunità locale. La quota viene trasferita al Comune di residenza per essere impiegata in servizi sociali rivolti ai cittadini, come l’assistenza domiciliare per gli anziani o il supporto alle famiglie in difficoltà;
  • Associazioni Sportive Dilettantistiche: sostenere questo settore significa riconoscere il valore sociale dello sport. Si aiuta la fitta rete di associazioni che operano sul territorio offrendo ai giovani (e non solo) un’alternativa sana, un luogo di aggregazione e un veicolo di valori come il rispetto delle regole, lo spirito di squadra e l’inclusione;
  • Beni Culturali e Paesaggistici: firmando per questa finalità, si diventa custodi del patrimonio d’arte e natura del Paese. Il contributo aiuta enti e fondazioni a restaurare monumenti, proteggere aree archeologiche, gestire musei e salvaguardare paesaggi a rischio.

Per aiutare i cittadini a decidere a chi affidare questa quota, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione gli elenchi completi di tutti gli enti accreditati. Una rapida consultazione online permette di verificare l’iscrizione e trovare il codice fiscale corretto, assicurando che il proprio prezioso contributo arrivi esattamente a destinazione.