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L’OSS (Operatore Socio Sanitario) è una figura professionale, individuata specificamente dall’Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2001. Questi indica quali sono le attività che può svolgere un operatore socio sanitario e qual è il percorso formativo da intraprendere per ottenere la qualifica ed essere autorizzato all’esercizio della professione. Di seguito, vediamo in cosa consiste l’esame finale per il rilascio dell’attestato e quali sono le materie di studio inserite nel percorso di formazione.

Come si svolge l’esame finale

L’Accordo Stato-Regioni (all’articolo 12) prevede che all’esame siano ammessi gli studenti che hanno frequentato il corso di formazione ed hanno totalizzato assenze non superiori al 10% delle ore di corso.

 

L’esame si sviluppa in due prove, una teorica e una pratica, al cospetto di una commissione d’esame individuata da un apposito provvedimento regionale. Gli allievi che superano entrambe le prove ricevono un attestato di qualifica – rilasciato dalla Regione o dalla Provincia autonoma organizzatrice – valido “su tutto il territorio nazionale, nelle strutture, attività e servizi sanitari, socio sanitari e socio assistenziali”.

 

Per prepararsi adeguatamente a sostenere l’esame di abilitazione per operatore socio sanitario è bene integrare lo studio delle materie previste dal percorso formativo con un’esercitazione mirata; a tale scopo, è possibile avvalersi dei test OSS disponibili sul portale specializzato concorsipubblici.com, che consentono di simulare lo svolgimento della prova ed avere chiara la struttura dell’esame.

 

La normativa stabilisce, inoltre, che le Regioni e le Province autonome hanno facoltà di valutare i titoli pregressi conseguiti dal candidato e di quantificarli in credito formativo in relazione al percorso di abilitazione per operatore socio-sanitario. Qualora i titoli e le qualifiche già in possesso dell’aspirante non dovessero risultare sufficienti, “prevedendo misure compensative in tutti i casi in cui la formazione pregressa risulti insufficiente,  per la parte sanitaria o per quella sociale”.

Materie di studio del percorso formativo

Il percorso di formazione propedeutico all’abilitazione da OSS è strutturato in un modulo obbligatorio della durata di 200 ore al quale può aggiungersi uno facoltativo, anch’esso da 200 ore, così suddivise: 50 ore di teoria, 50 di esercitazione e 100 di tirocinio.

 

Per quanto riguarda le materie di insegnamento, esse sono elencate all’interno dell’Allegato C dell’Accordo Stato-Regioni; nello specifico, durante il percorso formativo, gli studenti apprendono nozioni relative a tre aree principali: socio culturale, istituzionale e legislativa.

 

Il programma di insegnamento, in base a quanto stabilito dalla normativa di riferimento, include:

  • elementi di legislazione nazionale e regionale in materia previdenziale e socio-assistenziale;
  • elementi di legislazione sanitaria e organizzazione dei servizi relativa specificamente alla figura dell’operatore socio sanitario;
  • elementi di etica e deontologia professionale;
  • elementi del diritto del lavoro e dei rapporti da dipendente;
  • elementi di sociologia e psicologia;
  • nozioni inerenti agli aspetti psico-relazionale ed agli interventi di assistenza in base alle specifiche caratteristiche dell’utenza;
  • elementi di igiene;
  • disposizioni generali in materia di protezione della salute e di sicurezza dei lavoratori;
  • igiene dell’ambiente e comfort alberghiero;
  • nozioni di intervento assistenziale rivolti alla persona, in relazione a particolari “situazioni di vita” ed alla tipologia di utenza a cui è rivolto;
  • elementi di metodologia del lavoro socio sanitario e di assistenza sociale.

Competenze dell’OSS: quali sono

La formazione dell’operatore socio-sanitario è piuttosto variegata, in quanto le competenze richieste ad una figura di questo tipo sono altrettanto eterogenee; in particolare, ad un OSS qualificato si richiede – tra le altre – di essere in grado di:

  • utilizzare metodi di lavoro comuni quali schede e protocolli;
  • collaborare con l’utente e la sua famiglia;
  • svolgere attività finalizzate all’igiene personale;
  • assistere l’utente nella corretta assunzione dei farmaci;
  • valutare e comunicare i più comuni sintomi di malessere fisiologico;
  • attuare interventi di primo soccorso;
  • effettuare piccole medicazioni;
  • collaborare al trasporto dei pazienti e favorirne l’accesso ai servizi.