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Parole in libertà è un progetto campano che si focalizza sull’uso della scrittura come strumento di consapevolezza e di riscatto sociale. Il progetto, che si rinnova per il quarto anno di seguito, ha consentito negli anni la stampa, a cadenza settimanale, per un totale di 135 pubblicazioni, con una quota annuale pari a 43 pubblicazioni. Parole in libertà è la valorizzazione di un progetto che coinvolge il  Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, la Fondazione Polis, la Fondazione Banco di Napoli, Il Mattino e le Direzioni delle Carceri di Poggioreale e di Secondigliano, che vede settimanalmente decine di volontari effettuare incontri, focalizzati sulla scrittura, con i detenuti di due padiglioni di Poggioreale e con i detenuti-studenti di media ed alta sicurezza di Secondigliano; altre esperienze di scritti pervengono, poi, da detenuti ristretti in altri Istituti Penitenziari della Regione Campania. Tali scritti vengono, settimanalmente, inviati all’Ufficio del Garante per essere curati nella loro forma e, successivamente, vengono mandati ad un caporedattore de “Il Mattino” per la pubblicazione ogni lunedì: un vero e proprio lavoro di squadra.

“Oggi c’è un grido, che si leva dalle nostre carceri. Seppure spesso soffocato, esso è più volte in grado di oltrepassare quelle alte mura di separazione, confine arbitrario tra buoni e cattivi, Caino e Abele, e raggiungere i pensieri e le coscienze che si muovono nella libera società e speriamo i politici che spesso sono giustizialisti e contro la Costituzione. Questo grido arriva anche grazie ai Progetti che si realizzano nelle carceri, ai volontari, che danno voce a chi non ha voce e seminano parole in libertà.

Sono grato ai volontari che collaborano a questo progetto da tre anni e ringrazio pubblicamente la Fondazione Polis e la Fondazione Banco di Napoli che, insieme al mio Ufficio, <<investono>> su tale progetto. Così come ringrazio le Direzioni di Poggioreale e di Secondigliano e le loro aree educative per l’immensa collaborazione. Questo progetto è un unicum nel suo genere: Valorizza le voci interne alle Carceri che discutono, si confrontano e scrivono su temi di attualità, permette a chiunque di guardare e di leggere con diversi punti di vista”

Su questo immenso progetto così conclude il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello.