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Pagani (Sa) – Il partito non lo candida: lui apprende la notizia, si dimette (sbattendo la porta) da Fratelli d’Italia. Poi – questione di minuti – trova un ‘nuovo’ partito che, oltre al ruolo di coordinatore provinciale, gli assicura anche la candidatura alla Camera dei Deputati. La triangolazione Fratelli d’Italia-Gambino-Udc ha dell’incredibile ed è lo spaccato più plastico – offerto al popolo (votante) – delle logiche delle stanze della politica. Tutto succede lunedì, a poche ore dal termine per la presentazione delle liste. In tarda mattinata con un post al vetriolo Gambino annuncia l’addio al partito della Meloni per il quale aveva ricoperto, fino a pochi muniti prima, il ruolo di capogruppo in Consiglio regionale. Qualche ora dopo afferma, trionfante: “Cari amici, care amiche, i responsabili nazionali di ‘Noi con l’Italia- Udc’ (Lorenzo Cesa, Raffaele Fitto e Saverio Romano, ndr) mi hanno affidato la guida della lista plurinominale alla Camera dei Deputati (Circoscrizione Salerno) per le elezioni politiche del 4 marzo e il compito di coordinatore provinciale del nuovo movimento politico che sarà fondato sui valori della democrazia, del pluralismo, del territorio, della libertà e, soprattutto,della meritocrazia.  I dettagli saranno illustrati, alla presenza dei vertici regionali, mercoledì alle 11 nel corso di una conferenza stampa che si terrà al Bar Goccia in Via Raffaele Conforti 13 a Salerno”. Quindi lancia l’hastag  #siamoancoraqui ed il ringraziamento “per l’affetto con cui mi avete ‘avvolto’ in questi giorni…”.