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Salerno – Ad accoglierla la pioggia, l’inno nazionale e circa duecento persone venute anche dall’Agro. Giorgia Meloni poco prima di mezzogiorno arriva a Torrione per deporre, innanzitutto, una corona di fiori allo scarno monumento in memoria dei caduti sotto il fuoco brigatista: 36 anni fa (26 agosto 1982) persero la vita gli agenti della Polizia di Stato Mario De Marco ed Antonio Bandiera nonché il Caporale dell’Esercito Antonio Palumbo. “Ho scelto di ricordare degli uomini in divisa uccisi per difendere la nostra libertà. Questi sono giorni in cui le Forze dell’Ordine sono costantemente attaccate: a Piacenza un brigadiere dei carabinieri assalito dal branco eppure gli esponenti politici, tanto solerti nel mostrare solidarietà al direttore del museo egizio, non hanno avuto voglia e forza di chiamare questo militare preso a calci da decine di imbecilli dei centri sociali. Il nostro governo darà dignità alle divise con un investimento pari al 50% di quanto si raccoglie con la lotta alle mafie”.  Parla poi di “difesa del piccolo commercio, del lavoro, dell’economia reale su quella virtuale e dell’imponente piano di aumento della natalità con Iva al 4% per i prodotti destinati alla prima infanzia”.

Su Livorno: “Quei fatti raccontano di un grande rischio democratico in questa campagna elettorale”. Sui 5 Stelle: “Sono incompetenti, non hanno una visione e non sanno governare, ora viene meno anche la presunta superiorità morale sotto il peso di bonifici fasulli”. Stoccata a Forza Italia: “Deve indicare il candidato-Premier prima delle elezioni, lo deve agli italiani, lo dirò a Berlusconi”. Con i candidati-amici Antonio Iannone e Edmondo Cirielli, Luisa Maiuri e Gennaro Esposito, Elena Criscuolo e Clotilde Galano si infila in vari esercizi commerciali per illustrare nel dettaglio (è il caso di dire…) il programma elettorale.