Uno spot elettorale può fare la differenza. Quello giusto, non passa certo inosservato. Ed è quello che è successo con lo spot elettorale di Mauro Scarpitti, candidato nella lista “Noi di Centro” che fa riferimento a Clemente Mastella.
A far discutere, però, sarebbe il nome di Mauro Scarpitti, candidato della lista, apparso in uno spot accanto a Sabino De Micco, consigliere della VI Municipalità di Napoli arrestato nel 2024 con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso e poi tornato in carica dopo i domiciliari.
Come riportato da Napolitan.it, sul fac-simile elettorale di Scarpitti comparirebbe infatti il soprannome “CAF”, lo stesso utilizzato da Giusy De Micco alle amministrative di Cercola del 2023, tornato di attualità dopo le indagini che portarono all’arresto di sette persone per presunto voto di scambio.
De Micco, già vicino a Forza Italia e poi a Fratelli d’Italia, è titolare della SDM Group, una rete di oltre 30 CAF e patronati tra Napoli, Milano e Firenze, con sedi anche a Dubai, Tirana e Timișoara. L’azienda offrirebbe servizi che spaziano dalla consulenza fiscale alla formazione e al noleggio, fino alla finanza agevolata e all’assistenza sanitaria privata.
Secondo Napolitan.it, il sistema dei CAF sarebbe diventato nel tempo un potente strumento di consenso, soprattutto nei quartieri popolari, dove un aiuto concreto (una pratica gratuita, un certificato, una fotocopia) può facilmente tradursi in sostegno politico.
La scelta di Scarpitti di puntare tutto sul nome “CAF” sembrerebbe dunque sollevare più di un interrogativo: semplice coincidenza o richiamo a un meccanismo di consenso già collaudato?























