- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

di Mariateresa Conte

Pollica (Sa)-  È stato approvato a maggioranza, con i voti favorevoli del Partito Democratico, del Movimento 5 Stelle e di Liberi e Uguali, dai membri della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, l’emendamento presentato dal deputato del Pd, Umberto Buratti, che prevede l’inserimento del nome del sindaco pescatore di Pollica, Angelo Vassallo, alla Legge “Salva Mare”.

Una notizia importante dunque, quella che giunge dalla commissione ambiente della Camera dei Deputati che ricorda l’esempio e la figura del sindaco ambientalista trucidato con nove colpi di pistola la sera del 5 settembre 2010 a Pollica, da esecutori e mandanti che restano ancora senza nome. Uomo dello Stato,Angelo Vassallo, divenuto il simbolo della lotta all’illegalità e della tutela dell’ambiente tanto che dopo la sua morte, i fratelli Dario e Massimo, hanno dato vita ad una Fondazione intitolata al sindaco pescatore che porta avanti le battaglie a tutela del mare come il progetto pulizia dei fondali marini dalle microplastiche e dai rifiuti e la tutela del giglio marino.

“Il sindaco Angelo Vassallo – ha spiegato il deputato Buratti in commissione – si è battuto tutta la vita per la sua terra e la difesa del mare. È doveroso-ha spiegato-che alla Legge “Salva Mare” sia aggiunto il nome di Angelo Vassallo che è un esempio per tutti”.

Un “profeta ambientale” il sindaco Vassallo, come lo ha definito il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, giunto a Pollica qualche mese fa, per consegnare la più alta onorificenza dello Stato, la medaglia d’oro alla memoria di Angelo Vassallo e la medaglia d’argento alla Fondazione  “Angelo Vassallo, sindaco pescatore”, a cui fece seguito la convocazione del fratello di Angelo, Dario Vassallo nella commissione ambiente della Camera per illustrare il progetto pulizia dei fondali marini e spiegare le difficoltà legate al settore pesca.

Intanto però, proprio oggi pomeriggio, in audizione alla Commissione parlamentare antimafia del Senato a Roma, il presidente della Fondazione “Angelo Vassallo, sindaco pescatore” sarà ascoltato per parlare del fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel territorio salernitano. Infiltrazioni camorristiche nel Cilento, che il sindaco Vassallo aveva combattuto, contrastando l’inquinamento ambientale, lo spaccio e la speculazione edilizia.