Dopo la festa c’è il buio in fondo al tunnel. I lavori di Porta Ovest sono fermi da 4 mesi. Era il primo marzo 2025: in un clima di festa e di entusiasmo imprese ed istituzioni celebrarono nella seconda canna della galleria l’abbattimento del diaframma e praticamente la fine della parte più imponente dei lavori di scavo per la realizzazione dello snodo strategico in grado di liberare il viadotto Gatto dal traffico commerciale da e per il porto di Salerno.
Ma dopo l’ottimismo di quelle ore, il cantiere si è arrestato. Da 4 mesi nel silenzio più totale, il Consorzio stabile Arechi ha fermato operai, dislocandoli su altre attività, e mezzi per la mancata erogazione di una variante economica del valore poco più di 10 milioni di euro.
L’impresa ha inoltrato la documentazione all’Autorità di sistema portuale del mar Tirreno centrale che è l’ente che ha bandito la gara e che rischia, ora, a causa dei ritardi, anche di perdere il finanziamento di 140 milioni di euro se non consegna il completamento entro dicembre. Una scadenza che oggi alla luce di 4 mesi di stop rischia realmente di essere una bomba ad orologeria.
Ma anche l’Autorità di Sistema a sua volta è in attesa di un nulla osta per il pagamento che deve essere rilasciato dal Ministero delle infrastrutture. La via d’uscita al momento sembra almeno una proroga alla scadenza. A restare in attesa di una soluzione, resta anche tutta la comunità salernitana e quella che si serve dello scalo commerciale e del viadotto Gatto costretta ogni giorno a fare i conti con il traffico.