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La Campania verso il lockdown: ad annunciarlo, nel corso della consueta diretta facebook del venerdì, è stato il presidente della Regione Vincenzo De Luca.

Da quanto apprende anteprima24.it, a Palazzo Santa Lucia, in questi minuti, è in via di definizione l’atto che porterà al lockdown in Campania. 
La decisione dovrebbe arrivare domani quando si riunirà l’Unità di Crisi

Di seguito i passaggi più significativi dell’intervento del governatore.

“C’è una campagna di sciacallaggio politico e mediatico contro la nostra Regione. Ma francamente non c’è tempo da perdere: ne parleremo in altre circostanze, non dimenticheremo nulla.

Oggi, non domani, siamo chiamati a decisioni forti, definitive ed efficaci. Bisogna fare fronte a situazione diventata pesante. Ogni giorno che passa rischia di aggravarsi epidemia. Per questo non bisogna perdere più neanche un’ora: persino l’ordinanza che entra in vigore oggi è già superata dai dati. Oggi bisogna decidere, non domani, non tra una settimana.

Vi anticipo che comunicherò al governo la mia richiesta di lockdown su tutta Italia. Per la Campania, intanto, procederemo con la chiusura di tutto. Non basta più neanche la chiusura parziale. Serve lockdown, per l’Italia deciderà il governo, per la Campania decidiamo noi.

Chiudiamo tutto tranne industria, edilizia, agroalimentare. Bisogna bloccare mobilità tra regioni e anche tra i comuni. Serve quanto fatto a marzo.

Oggi situazione pesante ma non tragedia. Ma siamo a un passo dalla tragedia.

Io non voglio trovarmi in Campania i camion militari che portano bare di persone decedute.

Solo la correttezza e la nostra responsabilità possono garantirci contro questo esito.

Oggi 2280 positivi su 15800 tamponi. Abbiamo il 14,5% dei contagi rispetto al 12,8% di ieri.

Il dato degli asintomatici resta alto ma non ci deve confortare: se cresce numero in assoluto crescono anche i malati gravi.

Oggi ospedali reggono ma se continuiamo con questi numeri nessun sistema al mondo ce la farebbe.

Ricordate la polemica? Avete fatto gli ospedali modulari ma sono rimasti vuoti. Bene, il virus vi ha accontentato.

Bisogna chiudere tutto per un mese, per quaranta giorni. Lavoriamo per spegnere focolai o crescita esponenziale dei contagi. Poi se tra un mese la situazione torna sotto controllo iniziamo a riaprire.