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Benevento – Si dice arrabbiato Nicola Caputo, 54enne assessore all’Agricoltura della Regione Campania, dopo aver visionato i risultati della Commissione di verifica sulla misura PIG, il Progetto Integrato Giovani, programma del Psr 2014-2020. Risultati che non lo fanno sorridere in alcune maniera e che Anteprima24 ha provato a rendere noti girando per le province di Salerno ed Avellino. Un viaggio che ha fatto emergere alcune criticità e situazioni che devono essere assolutamente spiegate. L’analisi è abbastanza impietosa controllando solo il 33% delle pratiche finanziabili presenti in graduatoria. Se il tasso di errore è nullo per le province di Caserta e Napoli, ed è irrisorio per Benevento col 3,84%, non si può dire lo stesso per Avellino e Salerno. Il tasso di errore della provincia irpina è del 10,41%, nel Salernitano si arriva ad un poco lusinghiero 27,41%. Nel post dell’assessore c’è tutta la sua rabbia, ma allo stesso tempo la voglia di continuare a controllare per evitare che le conseguenze ricadano sui giovani imprenditori, costretti a dover aspettare e pagare per errori e superficialità.

Di seguito il post dell’assessore Caputo.

Con il DG Diasco ho fatto il punto su alcuni dossier particolarmente rilevanti, e, in particolare, abbiamo analizzato i risultati della Commissione di verifica sulla misura PIG (Progetto Intergrato Giovani, ndr).
Dalla relazione finale della commissione emerge una situazione con molte ombre.
A seguito di un esposto che evidenziava incongruenze su alcune istruttorie, fu istituita una commissione di controllo in autotutela, per riesaminare le pratiche oggetto del ricorso, estendendo il campione da verificare fino al 33% delle pratiche finanziabili presenti in graduatoria.
La situazione emersa dalle verifiche è la seguente:
-Provincia di Avellino
Tasso di errore rilevato 10,41%
-Provincia di Benevento
Tasso di errore rilevato 3,84%
-Provincia di Caserta
Tasso di errore rilevato 0%
-Provincia di Napoli
Tasso di errore rilevato 0%
-Provincia di Salerno
Tasso di errore rilevato 27,41%.
Di fronte a questa situazione ho chiesto alla DG di procedere a mettere in atto tutte le misure utili per rimediare agli errori, al fine di evitare di finanziare pratiche senza requisiti, e di proseguire nelle verifiche estendendole a tutte quelle in posizione utile in graduatoria.
Vi terrò aggiornati nei prossimi giorni: sono proprio Arrabbiato. I giovani saranno costretti ancora una volta a pagare ritardi per effetto di errori e superficialità”.

Dopo una considerazione del genere, a questo punto viene spontaneo chiedersi come sia stato possibile che ciò potesse accadere. Una commissione preposta in poco tempo è stata capace di esaminare qualche centinaio di pratiche e per molte ha evidenziato la mancanza di requisiti, cosa che non è stato fatto dalle persone preposte a questo scopo. Probabilmente distrazione o poca conoscenza del Sian? Sicuramente la situazione poteva essere risolta un paio di anni fa, non bastava moltissimo. In ogni caso merito agli uomini e donne di buona volontà che stanno scegliendo la strada della legalità e trasparenza. Siamo convinti che c’è ancora tanto da lavorare. Ci sono tante aziende meritevoli che sono in fiduciosa attesa.