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La candidatura di De Magistris a presidente della Regione Calabria divide la politica. Anzi, in questo caso la unisce. In effetti arrivano perplessità e remore sulla candidatura del sindaco di Napoli in maniera bipartisan.

E se è lecito attendersi che il leader della Lega Matteo Salvini dichiari che “se sei il sindaco di Napoli e lavori a Napoli cosa ne sai della Calabria, cosa c’entri tu con la Calabria”?, un po’ meno scontata era qualche presa di posizione all’interno dello schieramento di centro – sinistra.

La deputata del Pd Enza Bruno Bossio dice testualmente che “vede malissimo la candidatura di De Magistris in Calabria, e non perché è stato il pm che mi ha indagata, ma perché le posizioni che esprime sono populiste e da Mezzogiorno piagnone. Ma soprattutto De Magistris arriva da un fallimento nell’amministrazione della città di Napoli. In più, non è neanche calabrese. Che cosa bisogna aggiungere?”. 

Dalle parti del M5S deputata calabrese Dieni spiega all’Adnkronos che non si è trattato di una decisione “frutto di un accordo di tutta la sinistra più il M5S. Credo che de Magistris l’abbia fatto di sua iniziativa”.

Infine l’ex presidente della Calabria Loiero: “Venga pure a candidarsi in Calabria, De Magistris, solo che così la regione verrebbe considerata una colonia d’Oltremare”.