Il nome di Giosy Romano prende sempre più quota nel centrodestra come possibile candidato alla guida della Regione Campania. Avvocato, già sindaco di Brusciano e attuale commissario del Consorzio ASI di Napoli, Romano si sta ritagliando un ruolo centrale nel dibattito interno alla coalizione. La sua figura viene letta come quella di un profilo competente, con esperienza amministrativa e un certo peso istituzionale, capace di fare da collante tra le diverse anime del centrodestra.
Dietro questa ipotesi, però, si cela la confusione di una coalizione ancora priva di una linea chiara. Forza Italia spinge con convinzione, la Lega non si oppone, ma Fratelli d’Italia rischia di ritrovarsi nuovamente nella parte del partito costretto a rinunciare al proprio candidato. Uno scenario già visto cinque anni fa, quando dopo il lancio dei comitati pro Cirielli la scelta ricadde alla fine su Stefano Caldoro. Oggi la storia potrebbe ripetersi: sacrificare ancora una volta Edmondo Cirielli per convergere su un profilo considerato più “digeribile” dagli alleati.
Ormai è un testa a testa senza più veli tra Edmondo Cirielli e Giosy Romano. Da un lato il ras di Fratelli d’Italia in Campania, agguerrito e deciso a non cedere campo. Dall’altro un candidato che raccoglie consensi trasversali ma che rischia di portare con sé l’accusa di essere “un uomo di De Luca”, pronto – secondo i timori di FdI – a riempire le liste del centrodestra di civiche e candidati provenienti proprio dall’esperienza decennale del governatore salernitano.
Uno scontro che è ormai anche una partita di potere interno alla coalizione, dove i sondaggi – veri o manipolati – diventano solo un’arma in più nella lotta per il controllo della candidatura. E se davvero dietro il sondaggio targato EMG ci fosse proprio la regia di Edmondo Cirielli, non saremmo più solo nel campo della speculazione, ma nel pieno di una strategia politica orchestrata con metodi da guerra fredda.
Nel frattempo, il centrosinistra sembra muoversi con maggiore compattezza. Il nome di Roberto Fico è praticamente certo come candidato unitario, ma la sua designazione non è priva di ombre. All’interno dello stesso M5S c’è chi dubita della sua capacità di trainare la coalizione verso la vittoria.
A rendere più incerto il quadro c’è sempre l’incognita Vincenzo De Luca. Se Romano dovesse correre per il centrodestra, si parla già di 8-9 consiglieri regionali della maggioranza pronti a schierarsi con liste civiche del centrodestra, aprendo un fronte di rottura all’interno dell’attuale maggioranza di governo regionale.
In sospeso anche la posizione di Clemente Mastella, sindaco di Benevento e figura chiave della politica campana. Non ha ancora sciolto la riserva sulla sua alleanza, ma la candidatura di Romano potrebbe offrirgli l’occasione perfetta per rientrare nell’orbita del centrodestra. Nel più classico schema della sua “politica del viandante”, Mastella potrebbe muovere i suoi uomini e candidati verso la coalizione che in quel momento appare più favorevole.
In sintesi, la candidatura di Giosy Romano potrebbe essere la soluzione capace di sbloccare lo stallo del centrodestra. Ma per Fratelli d’Italia significherebbe, ancora una volta, rinunciare a imporre il proprio candidato e accettare un compromesso imposto dalla necessità di mantenere la compattezza della coalizione.