- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Il centrodestra sarà unito perché, per fortuna, a livello regionale, non contano i livelli locali. Ci sarà una decisione di carattere nazionale. È chiaro che questa è una regione, per forza di cose, che sarà espressione di Fratelli d’Italia”. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri, Edmondo Cirielli parlando delle regionali in Campania a margine del congresso provinciale di Fratelli d’Italia, a Salerno. “Per le regioni in campo già in mano a Forza Italia e a Lega quando hanno rapporti di forza diversi, Fratelli d’Italia dovrebbe rivendicare anche le regioni a guida Lega e Forza Italia in giro per l’Italia, ma non lo facciamo.
Quindi, è logico che un minimo di compensazione ci sarà con le regioni che non hanno un governatore uscente di centrodestra che, certamente, saranno appannaggio di Fratelli d’Italia”.
Cirielli ha spiegato che “Fratelli d’Italia non ha la pretesa di mettere la bandierina, certo abbiamo uomini di partito, a cominciare da chi parla, dal ministro Sangiuliano, Antonio Iannone, ma ne potremmo trovare anche altri, che sono sicuramente di partito e capaci di governare. Ma, su questo, siamo molto aperti con gli alleati di centrodestra, anche per trovare nomi di area di centrodestra, con un beneplacito di FdI, che non siano proprio una bandierina. Anche lì, l’obiettivo non è mettere Cirielli piuttosto che Sangiuliano, ma mettere una persona espressione del centrodestra, che sia in grado di governare bene per la Campania e non posizionare un nominativo”.
E a chi gli chiede se lui sarebbe disposto a candidarsi, Cirielli risponde: “Secondo me è giusto che io continui a fare il viceministro degli Esteri. Anzi, mi auguro di farlo anche per i prossimi cinque anni. Se dovessi mettere la firma su quello che voglio fare da grande è continuare a fare il viceministro degli Esteri. E lo stesso farebbe anche Sangiuliano. Però, se fosse necessario per l’unità complessiva del partito lo faremo.
Ma noi dobbiamo lavorare con gli alleati per cercare di individuare una figura anche non di partito, che possa avere l’obiettivo chiaro di governare bene la Campania dopo questi dieci anni di sfascio di De Luca”.

SANGIULIANO – Io candidato alle Regionali in Campania? Questa è una domanda che voi fate quasi quotidianamente. Io ho risposto che devo fare i primi cinque anni il ministro alla Cultura del Governo Meloni, poi devo fare altri cinque anni il ministro del Governo Meloni, per il secondo Governo Meloni perché Giorgia Meloni rivincerà le elezioni; quindi, saremo al Governo fino al 2032. Nel 2032, io avrò 70 anni, fonderò un quotidiano e l’assumerò come vicedirettore”.
Così Gennaro Sangiuliano, ministro della Cultura ha risposto a Salerno a un giornalista che gli chiedeva di una sua possibile candidatura a governatore della Regione Campania.

L’Italia, finalmente, ha un grande partito conservatore nel solco della tradizione dei grandi partiti conservatori occidentali, penso ai repubblicani americani, ai conservatori britannici”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano a Salerno a margine del congresso provinciale di Fratelli d’Italia. “Anche in Campania Fratelli d’Italia si è molto consolidato, sia per quanto attiene al numero di iscritti che attraverso una serie di adesioni. Per esempio, qui oggi abbiamo un consigliere comunale del comune di Giugliano, che ha aderito a Fratelli d’Italia ed è fra i più votati in quel comune. Persone di qualità, tantissimi giovani, perché poi la politica ha un senso se si orienta soprattutto alle istanze e ai sentimenti delle giovani generazioni”.