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di Carlo Tarallo
Il governo Pd-M5s-Leu guidato da Giuseppe Conte non ha ancora nemmeno iniziato la sua navigazione, il voto di fiducia alla Camera e al Senato, previsto per la prossima settimana, si annuncia pieno di insidie soprattutto a Palazzo Madama, dove la maggioranza è risicatissima, eppure a Roma i grandi strateghi hanno già iniziato le manovre per sostituire il candidato naturale alla presidenza della Regione Campania, il governatore uscente Vincenzo De Luca, in vista delle regionali della primavera 2020.
 
Ci sarebbe da ridere, se non fosse tutto terribilmente serio. Pd, M5s e Leu stanno pensando di estendere la loro (fino ad ora presunta) coalizione di governo anche alle competizioni regionali dei prossimi mesi, come ammesso da molti protagonisti politici in innumerevoli interviste, ma riguardo alla Campania il tutto è complicato da un “piccolo dettaglio”: la genialata partorita da una parte del Pd, quella che fa capo al vicesegretario Andrea Orlando, è proporre l’alleanza al M5s ma offrendo la testa, in termini politici, di De Luca.
 
Non è un caso che il leader regionale del M5s, Valeria Ciarambino, stia intensificando gli attacchi a De Luca: da un lato spera che la manovra di palazzo, anzi di condominio, vada in porto; dall’altro ha il terrore che l’alleanza col Pd per le regionali sia effettivamente siglata, ma con De Luca presidente, e che quindi lei si ritrovi in una situazione di estremo imbarazzo. Immaginate la Ciarambino costretta a candidarsi a sostegno di De Luca: ci sarebbe da divertirsi.
 
La componente del Pd ostile al presidente in carica punta sul nome di Raffaele Cantone come candidato della coalizione giallorossa in salsa campana. Ovviamente, salvo clamorosi imprevisti, la riuscita di questa operazione è più un’utopia che un progetto: De Luca, se davvero il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, desse il suo avallo a questo disegno, scenderebbe ugualmente in campo a capo di una coalizione di liste civiche, e trattandosi di elezioni a turno unico il tutto si risolverebbe con una vittoria del centrodestra.
 
In questa partita, sta giocando le sue carte anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che ha in mente di inserirsi in questo intreccio conquistando, grazie allo strettissimo legame con il presidente della camera, Roberto Fico, la candidatura a presidente della Regione sostenuto da Pd, M5s e Leu, al posto di Cantone.