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In Campania il centrodestra non trova pace. Mentre le Elezioni Regionali si avvicinano, la coalizione che dovrebbe mostrarsi compatta contro il centrosinistra guidato dall’asse Fico-De Luca si ritrova invece impantanata in una guerra di veleni, frecciate e accuse reciproche.

A incendiare la miccia stavolta è stata Amelia Forte, commissaria provinciale di Forza Italia a Caserta, che partendo dall’analisi del voto nelle Marche, dove Fratelli d’Italia ha stravinto e la Lega si è fermata a un modesto 7%, ha lanciato un messaggio tutt’altro che tenero agli alleati del Carroccio: “Qui in Campania la Lega ha più uscenti che seggi. Vedremo i numeri, ma Forza Italia è pronta a essere l’unico riferimento dell’area moderata”. Una stilettata che non è rimasta senza risposta.

La replica è arrivata da Antonella Piccerillo, consigliera regionale della Lega, che con toni al vetriolo ha rimesso la palla al centro: “Prima di parlare di eletti e seggi, bisognerebbe essere passati dal giudizio degli elettori. Chi oggi si lancia in previsioni senza un mandato democratico rischia di risultare poco credibile. La vera partita non è tra Forza Italia e Lega, ma contro una sinistra che ha devastato la Campania. Noi saremo la vera sorpresa di queste elezioni”.

Un botta e risposta che ha fatto emergere, ancora una volta, la frattura interna a un’alleanza che sulla carta dovrebbe correre unita ma che nei fatti appare sempre più lacerata.

Come se non bastasse, Forte è tornata all’attacco poche ore dopo, alzando il tiro direttamente contro il cuore della Lega: il Nord. “È una vergogna che Veneto e Lombardia tengano bloccato l’annuncio del candidato presidente in Campania. La Lega ha la testa e gli interessi al Nord. C’è un solo responsabile di questo ritardo, si chiama Zaia. La Lega campana si ribelli ai diktat”. Parole durissime che mostrano un nervosismo crescente, con il centrodestra paralizzato dall’attesa di un nome che non arriva.

A complicare il quadro, anche la grana Giosy Romano. Il passo indietro del Presidente ZES, dato a lungo tra i papabili, ha aperto un nuovo fronte polemico. Forza Italia, con toni sospettosi, ha puntato ‘velatamente’ il dito contro Fratelli d’Italia: “Chi ha spinto Romano a firmare una nota che non gli appartiene? Forze esterne? Pressioni regionali? È doveroso sapere la verità, per capire se c’è ancora democrazia in questa Regione”.

Insomma, tra accuse di diktat padani, sospetti di pressioni occulte e lotte intestine, il centrodestra campano continua a litigare mentre il tempo scorre. Nel frattempo il centrosinistra osserva da spettatore interessato, gli alleati non riescono nemmeno a convergere sul nome del candidato presidente. L’unità, per ora, resta soltanto uno slogan da campagna elettorale.