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Consueto appuntamento con la conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia. A presentare lo scenario in Italia è stato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza.

Situazione – “In Italia ci sono zone e regioni con incidenza molto elevata, come in Trentino, Molise e Abruzzo, per la presenza della variante inglese. Anche in Umbria, per la presenza delle varianti inglese e brasiliana. Dobbiamo fare un grosso sforzo per contenere i focolai“. 

Contagi – “Nel momento in cui si allentano gli interventi immediatamente riparte l’epidemia. Abbiamo dunque ondate successive che dipendono proprio dagli interventi. Ciò dipende dal fatto che la popolazione suscettibile all’infezione è ancora ampia“. Lo ha detto l’epidemiologo Gianni Rezza alla conferenza stampa al ministero della Salute.

Scuole – “Il tasso di incidenza sta crescendo in età scolastica. Abbiamo una diminuzione dell’età media dei casi: ciò può essere un primo effetto delle vaccinazioni sugli anziani e soggetti nelle Rsa. Però cominciamo a vedere anche focolai nelle scuole e ciò potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di più i bambini ma senza forme gravi”. Quest’ultimo è un elemento di cui tenere conto“.

Focolai – “Nelle regioni molti focolai sono dovuti alle nuove varianti, non posso che esprimere preoccupazione per l’andamento dell’epidemia. Dobbiamo tenere alta la guardia e dove c’è bisogno è necessario intervenire tempestivamente e duramente“.

Chiusure – “Quando si parla di chiusure scolastiche è sempre doloroso. Ma laddove ci sono dei focolai o presenza di varianti è chiaro che tale decisione dolorosa è assolutamente da considerare. Dobbiamo essere pragmatici“.

Molise – “La regione Molise ci ha contattato e ha espresso la volontà di andare in zona rossa e in questi casi non possiamo che accogliere tale richiesta“. 

Vaccini – “Ci sono studi con dati diversi sull’uso di una o due dosi. La strategia ottimale è utilizzare il vaccino secondo i dati che vengono dai trial clinici e cioè con la doppia dose. Il razionale di vaccinare con una sola dose è poter coprire in breve una maggiore quantità di popolazione. Direi che finché c’è la possibilità di avere una doppia dose è la cosa migliore. Ma tenere conto in modo pragmatico di diverse opzioni è del tutto legittimo“.

Rsa – “Vediamo purtroppo un certo aumento dei focolai scolastici mentre diminuiscono i casi nelle Rsa, il che vuol dire che evidentemente la vaccinazione delle persone anziane sta dando i primi effetti positivi”.

Terapie intensive – “Rispetto al tasso di occupazione delle intensive siamo al 24%, ovvero di poco al di sotto della soglia critica del 30%. Naturalmente data la diffusione di varianti virali nuove è bene continuare a mantenere comportamenti prudenti“.

Riaperture – In un quadro preoccupante, intanto, il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha fatto un annuncio su twitter: ”Il confronto con il Cts e le integrazioni ai protocolli di sicurezza potranno consentire, in zona gialla, la riapertura dei teatri e cinema dal 27 marzo, Giornata mondiale del teatro, e l’accesso ai musei su prenotazione anche nel weekend”.