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Monza – “Inadeguato il nostro primo tempo, abbiamo perso tutti i contrasti. Le scelte di formazione sono state dettate dal fatto che abbiamo giocato tre partite in una settimana”. Così Davide Nicola, allenatore della Salernitana, nella conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Monza. “Abbiamo successivamente provato a cambiare qualcosa nel secondo tempo ma non è andata bene. I cambi erano già previsti per mantenere la competitività necessaria. C’era anche un pò di stanchezza. Noi abbiamo fatto 15 partite con un certo numero di calciatori e sostanzialmente la formazione iniziale era la migliore che potessi schierare in questo momento. Detto questo contro il Monza siamo mancati nella personalità, non abbiamo avuto coraggio nel proporre gioco ed abbiamo perso troppi contrasti”.

Tifosi rifiutano il saluto: “Io non mi sento in discussione, vedo la classifica ed i punti fatti e credo che non sono in discussione. Personalmente sono ambizioso e mi metto sempre in discussione. In 15 partite vedo le prestazioni ed i punti, poi ci sono anche alcuni passaggi a vuoto. Sono cosciente di questo ma vado avanti. Guardando la classifica non posso essere scontento, questi punti nella passata stagione li avevamo a marzo-aprile. Questa squadra non è mai stata in una situazione di disagio in classifica. Chiaramente a me non basta, voglio altro. La squadra è mancata contro il Monza, è vero. Ci siamo fatti gol da soli e non abbiamo avuto la giusta personalità per reagire. Da questo punto di vista dobbiamo crescere c’è poco da fare. Candreva? Si è fatto un mazzo incredibile, aveva bisogno di riposo. Tutti non possono giocare sempre tutte le partite, siamo un gruppo di lavoro ed è giusto dare le chance anche ad altri. I tifosi a fine partita hanno fatto bene a fischiare. Avrei fatto lo stesso anche io a fine primo tempo. Bisogna sempre dare l’immagine di andare oltre il limie. Però io mi fermerei qui e valutare quelle che sono le aspettative ed il percorso. Per me la Salernitana ha avuto uno step di crescita”

Giocatori con la testa al Mondiale: “No, i miei giocatori non ragionano così. Non avevano la testa al Mondiale. Magari erano in difficoltà oppure in una giornata poco brillante. Il confronto con la società è quotidiano. Durante il ritiro dopo Firenze la società ha riconosciuto ai calciatori il lavoro fatto ed i punti fin qui raccolti”.