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Napoli -“É probabile che sia la prima volta della storia sindacale il fatto che alcuni sindacati tengano assemblee congiunte con i padroni per spiegare la eventuale bontà di un accordo”. È quanto afferma Marco D’Acunto, segretario regionale FP CGIL Campania con delega alla sanità privata, in riferimento a ciò che sta accadendo in Campania. Lo scorso 17 aprile AIOP CAMPANIA, CISL FP e UIL FPL hanno sottoscritto un accordo separato in riferimento all’una tantum contrattuale per il periodo 2006-2010. “L’accordo sottoscritto – continua D’Acunto – è l’unico in Italia a derogare in maniera peggiorativa ai minimi tabellari del CCNL di riferimento utilizzati”. In tutte le altre Regioni d’Italia tali accordi sono stati sottoscritti tra le associazioni datoriali e tutte le organizzazioni sindacali nel pieno rispetto dei minimi tabellari nazionali.

In Campania, invece, si stipula un accordo (che la FP CGIL non ha sottoscritto) che consente ai datori di lavoro di risparmiare qualcosa come 30 milioni di Euro.

E’ la risposta – secondo D’Acunto – al contenzioso messo in piedi dai lavoratori e dalla FP CGIL che sta dando molti risultati positivi e l’accordo, per così come è stato scritto, potrebbe risultare ritorsivo, sul piano economico, proprio nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che, nel corso degli anni, hanno prodotto contenzioso sulla materia”.

La FP CGIL non ha sottoscritto l’accordo ritenendolo non dignitoso della professionalità dei lavoratori e del ristoro del danno subìto nel corso degli anni per il fatto che dal 2006 al 2010 questi ultimi hanno percepito un tabellare inferiore a quello spettante, come pure per le possibili ricadute che tale accordo potrebbe avere, a livello nazionale, sulle trattative per il rinnovo del CCNL di comparto, bloccato oramai da 12 anni.

Trattandosi di un pessimo accordo ecco che si capisce come mai, mentre la FP CGIL ha avviato in tutta la Regione assemblee per spiegare ai lavoratori i contenuti dell’accordo (nelle assemblee cominciate ieri il 100% degli iscritti ha bocciato l’accordo), le altre organizzazioni sindacali organizzano assemblee insieme ai padroniper spiegare cosa hanno sottoscritto e per esercitare, in tal modo, una indebita pressione sui lavoratori stessi.

La FP CGIL CAMPANIA sta già attivando tutte le azioni volte a perseguire l’annullamento dell’accordo. Ieri pomeriggio è già stata inviata la richiesta del segretario regionale Alfredo Garzi e della segretaria nazionale Serena Sorrentino alla Commissione di Garanzia costituita ai sensi del T.U. del 10 gennaio 2014 affinché registri l’inefficacia dell’accordo che non è stato sottoposto al vaglio dei lavoratori e, nella giornata di oggi, partirà la diffida formale a tutte le strutture Aiop della Campania ad applicare l’accordo. Nelle prossime ore sarà valutata l’ipotesi di una grande manifestazione di protesta per chiedere la revoca dell’accordo separato.

Bisogna smetterla – chiude Marco D’Acunto – di vantarsi del presunto servizio di eccellenza svolto da queste strutture. Essere eccellenza vuol dire anche pagare il giusto i lavoratori del settore e questo, in Campania, non sta avvenendo anche per responsabilità della Regione Campania che ha sottoscritto un protocollo d’intesa con i sindacati per risolvere diversamente questa vertenza per poi, pilatescamente, lavarsene le mani”.