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Napoli –  “Sulle liste d’attesa la Campania non ha ancora adottato il piano adottato dal Governo lo scorso febbraio. Le Regioni avevano 60 giorni per recepirle ed adottarle con un proprio piano. La giunta regionale ad oggi non l’ha fatto, orientata invece ad adottare un decreto di puro recepimento burocratico senza entrare nel merito dell’applicazione del decreto legge 34 del 2017. Un atteggiamento che mortifica anche il lavoro prodotto dallo stesso servizio regionale e dall’Agenas, che da tempo offre un ricco bagaglio tecnico per risolvere i problemi nati in corso d’opera”. A denunciarlo, in una nota, è la Cgil Campania dopo aver partecipato ad un’audizione sul tema convocata dalla quarta commissione del Consiglio regionale della Campania.

Il nuovo piano nazionale per il Governo delle liste d’attesa prevede l’individuazione di un responsabile unico regionale e per azienda per evitare sovrapposizioni inutili, l’istituzione di un CUP unico per dare maggiore pubblicità e trasparenza al servizio e l’aggiornamento dei tempi per classi d’attesa: urgente (entro le 72 ore), breve (entro 10 giorni), differibile (tra i 30 e i 60 giorni),  programmata (entro 120 giorni, che fino a dicembre 2019 potrà arrivare a 180 giorni).

“Resta da affrontare – prosegue la Cgil Campania – il problema della perdita di prenotazione in virtù di evoluzione patologica e l’utilizzo di altre strutture in caso di sospensione dal servizio, l’aggiornamento e la pubblicizzazione dei dati per le prestazioni ordinarie e urgenti nonchè l’uso del privato accreditato e dell’ALPI affrontando il rapporto tempi dal primo accesso all’intervento. Ci auguriamo – conclude la Cgil Campania – che molto presto insieme, alle altre problematiche sulla sanità, ci sarà occasione di discussione con la giunta regionale”.