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Per l’ennesima volta la fondazione Gimbe torna a certificare il disastro causato da De Luca e dalla sinistra: non solo i campani vivono 2 anni in meno rispetto al resto della popolazione italiana, ma quasi mezzo milione di nostri concittadini nel 2024 ha rinunciato alle cure, a causa delle liste d’attesa interminabili e di un servizio indegno per un paese civile, mentre sempre più pazienti sono costretti a trovare assistenza in altre regioni o all’estero”. Lo afferma in una nota il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Severino Nappi sottolineando che “siamo al dramma innescato dall’incapacità, dall’inefficienza e dall’immobilismo di un’amministrazione che, anche in campo sanitario, si è preoccupata solo di potenziare i ‘circoli di potere’ infischiandosene della salute dei campani”.
Una situazione che tra poche settimane sarà “solo un tragico ricordo“: con il centrodestra “a Palazzo Santa Lucia si volta pagina. Attueremo – sostiene Nappi – un piano regionale per la sanità che porterà, tra l’altro, alla riapertura immediata degli oltre 20 pronto soccorso chiusi indiscriminatamente da De Luca, e ad una reale ed efficace sanità di prossimità da realizzare con strutture pubblico-private per garantire servizi sanitari di base senza intasare i drappelli di emergenza”. “Restituiremo con i fatti – conclude – il diritto alla salute ai campani: il tempo delle elemosine della sinistra è finito”.