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Le scuole in Campania finiscono ancora una volta nel mirino. Dopo l’annuncio del  presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca della sospensione della didattica in presenza a partire da lunedì primo marzo, il comitato ‘No Dad’ sta valutando la possibilità di far di nuovo ricorso al Tar. “Attendiamo l’ordinanza per poi decidere come procedere” avverte Palmira Pratillo, una delle attiviste del Coordinamento scuole aperte Campania. “Per poi decidere, insomma, in che termini impugnare il provvedimento di De Luca dinanzi al Tar. Di nuovo”. 

Il Coordinamento scuole aperte sottolinea che “il 24 febbraio, la Corte costituzionale, esaminando un ricorso del governo contro la Valle d’Aosta, ha stabilito che ‘spetta allo Stato, non alle Regioni, determinare le misure necessarie al contrasto della pandemia’ ed ha specificato che ‘il legislatore regionale non può invadere con una propria disciplina una materia avente ad oggetto la pandemia da Covid 19, diffusa a livello globale e perciò affidata interamente alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, a titolo di profilassi internazionale“. 

“Stanno uccidendo l’istruzione. Il Tar era stato chiaro – conclude – il governatore avrebbe dovuto evitare decisioni per tutta la Campania e si sarebbe dovuto eventualmente limitare a zone circoscritte associando la chiusura delle scuole ad altri provvedimenti”.