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“Oggi riaprono i servizi per l’infanzia, quelli educativi, la primaria e la primaria di secondo grado. Non trovo sbagliato che ci siano ordinanze dei Comuni perché l’ultimo decreto del Governo li prevede. Questo ci ha spinto a non intervenire con provvedimenti regionali. Credo che non ci siano azioni giuste o sbagliate, sindaco, Regione o Governo adottano misure che reputano migliori in quel momento”. Così ha dichiarato in diretta sulle frequenze di Radio Crc, nel programma ‘Barba e capelli’ condotto da Corrado Gabriele, l’assessore all’Istruzione della Regione Campania Lucia Fortini.

“Con il ministro Bianchi – prosegue la Fortini – c’è un ottimo rapporto, ha esperienza di assessore regionale e quindi sa che significa governare una Regione. I ragazzi sono arrivati a una situazione di malessere che non può essere inascoltato. Molti hanno paura a un ritorno in presenza ma quando fai una misura devi mantenere un equilibrio e qualunque scelta comporta un prezzo da pagare. Con i vaccini l’aspetto relativo alla salute ci tranquillizza, è evidente che la situazione non sia semplice”.

“Per la refezione e per la merenda bisogna rispettare i 2 metri – spiega Lucia Fortini in riferimento alla gestione in classe – perché la variante inglese richiede un maggiore distanziamento. So che molti istituti si sono organizzati con una turnazione per garantire la distanza, altri hanno preferito sospenderla. Ognuno prenderà la decisione che riterrà migliore. Capisco la paura di molte famiglie, dico di avere pazienza perché siamo in difficoltà e dopo un anno la soglia si è abbassata ma se la scuola decide una turnazione o sospende momentaneamente la mensa lo fa per garantire la sicurezza. È evidente che ci vorrà qualche giorno per trovare un equilibrio”.

“Il progetto Scuola viva – in riferimento all’apertura delle scuole in Campania in estate – è stato già programmato. Stiamo immaginando la prossima programmazione che mi auguro partirà a settembre con 100 milioni per l’apertura pomeridiana. Con Bianchi, Upi e Anci ci sono stati incontri per ideare una sorta di centri estivi dal 15 giugno al 15 settembre in ognuna delle nostre scuole. Questo è un intervento giusto, mette in evidenza che le scuole non si sono mai fermate. Può essere opportuno rafforzare le competenze del personale o aiutare gli studenti. Poi la prossima programmazione riguarderà l’edilizia scolastica ed è questo il punto più critico, non solo per le risorse ma anche per il tempo”.