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Il “Piano Scuole Estate 2021” entra nel vivo, tante le novità sul fronte aperture dopo che il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha pubblicato la circolare con il programma delle attività da che gli studenti potranno svolgere da giugno a settembre. Questo rivoluzionario piano da 520 milioni di euro, si articolerà in tre fasi e non vedrà coinvolti i docenti nei mesi di luglio e agosto.

Nella ‘Fase 1‘ del piano, cioè quello del mese di giugno, gli Istituti scolastici potranno proporre:

  • iniziative di orientamento (ad esempio, nell’ambito delle STEAM);
  • attività laboratoriali (ad es. musica d’insieme, sport, educazione alla cittadinanza e all’ambiente, utilizzo delle tecnologie);
  • approfondimenti per la conoscenza del territorio e delle tradizioni delle realtà locali;
  • l’incontro con “mondi esterni”, delle professioni o del terzo settore, promuovendo stili cooperativi degli studenti, soprattutto quelli più esposti al rischio dispersione. Il coinvolgimento degli stessi studenti nella progettazione – precisa la circolare – ne favorirebbe la responsabilizzazione.

Nella ‘Fase 2‘ del piano, nei mesi di luglio e agosto, l’attenzione si concentra sui “Patti educativi di comunità” quale modalità perché il territorio si renda sostenitore, d’intesa e in collaborazione con la scuola, della fruizione del capitale sociale espresso dal territorio medesimo, ad esempio negli ambiti della musica d’insieme, dell’arte e della creatività, dello sport, dell’educazione alla cittadinanza, della vita collettiva e dell’ambiente, delle tecnologie digitali e delle conoscenze computazionali, che divengono sempre più driver della nuova socialità.

Le attività C.A.M.PU.S. (Computing, Arte, Musica, vita Pubblica, Sport), ad esempio, potrebbero costituire opportunità per riavvicinare il mondo della scuola ad attività particolarmente penalizzate durante la crisi pandemica. Per le attività motorie e sportive potrebbero poi essere realizzati contesti sportivi scolastici, con la collaborazione degli Organismi sportivi affiliati al Coni e al Cip, anche in prosecuzione di progetti già avviati.

I “Patti” possono essere finalizzati, ad esempio, a potenziare spazi e attività di crescita culturale e arricchimento delle competenze e per favorire l’inclusione dei minori più vulnerabili . I docenti in questa fase non saranno coinvolti.

Nella ‘Fase 3’ del piano, quindi nel mese di settembre, si porrà l’attenzione alla partenza del nuovo anno scolastico, accompagnando gli studenti mediante contatti personali e riflessioni, incoraggiati e sostenuti per affrontare la prossima esperienza scolastica.

La circolare ipotizza per questa fase strettamente interconnessa con le altre attività laboratoriali o momenti di ascolto, anche avvalendosi di collaborazioni esterne per sportelli informativi tematici o di supporto psicologico o, nel caso di materie afferenti specificatamente all’inclusione, potenziando ad esempio il ruolo dei CTS e di sportelli ad hoc (ad es. sportelli autismo).

È auspicabile – consiglia il Ministero dell’Istruzione – affrontare tematiche legate al rinforzo disciplinare in un’ottica laboratoriale e di peer tutoring, anche autogestiti dagli studenti (in base all’età) e supervisionati da docenti tutor, avvalendosi delle innovazioni didattiche di cui si è fatta esperienza nell’ultimo anno: didattica blended, one to one, cooperative learning, realizzando unità formative brevi e autosufficienti, personalizzate e responsabilizzanti.