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La canapa è una pianta conosciuta sin dall’antichità per le sue innumerevoli proprietà e modalità d’uso in diversi settori, da quello medicinale a quello tessile fino ad arrivare alla sua applicazione nel campo della bioedilizia e dell’energia sostenibile.

Di recente è esploso un vero e proprio boom per il suo utilizzo in ambito alimentare, dal momento che i semi di canapa risultano essere tra i più ricchi di proprietà benefiche per la salute dell’uomo.

Reperirli è semplice, sono tanti i negozi specializzati che li commercializzano per diverse finalità, ad esempio Sensoryseeds è un sito dove puoi trovare una vasta scelta di semi di cannabis commestibili, da collezionare o da coltivare.

È lecito, a questo punto, chiedersi se stiamo parlando della stessa pianta impiegata anche come stupefacente o come strumento medicale potenzialmente indicato per combattere le infiammazioni croniche.

Sì, si tratta della Cannabis Sativa che fino agli anni Trenta del secolo scorso veniva largamente coltivata in Italia principalmente per la produzione di fibre tessili.

In seguito alla coltivazione e commercializzazione di varietà finalizzate all’uso come stupefacente, con un più alto contenuto di THC che è la sostanza psicotropa che causa le alterazioni, la coltura della cannabis fu di fatto vietata in ogni sua forma.

Nel 2016, però, una nuova legge ha reintrodotto la possibilità di coltivare canapa con una percentuale di THC inferiore allo 0,2%, che è lo stesso parametro che regola la commercializzazione di prodotti a base di cannabis per uso alimentare.

La canapa impiegata nell’industria alimentare, infatti, è del tutto priva di THC, pertanto non ha alcun effetto collaterale sulla salute dell’uomo ma, al contrario, è ricchissima di proprietà benefiche, contenute in particolare nei semi.

Proprietà nutrizionali dei semi di canapa

Analizzando tutte le proprietà e i nutrienti contenuti all’interno dei semi di canapa, si può affermare che esso sia uno degli alimenti più completi disponibili in natura.

  • Altamente proteici, sono inoltre dotati di tutti gli 8 aminoacidi essenziali per la ricostruzione del tessuto proteico dopo la digestione.
  • Ricchi di vitamine e minerali, tra cui le vitamine del gruppo B ed E, con funzione antinfiammatoria e antiossidante.
  • Magnesio, calcio e potassio, invece, sono l’ideale per rinforzare l’organismo e contribuire nel miglioramento di problemi come quello dell’artrite.
  • Hanno un basso contenuto di carboidrati ma sono ottima fonte di fibre, utili a favorire regolarità intestinale e a combattere la stitichezza.
  • Sono una preziosissima fonte di grassi insaturi, in particolare omega 3 e omega 6 indispensabili per l’attività metabolica, presenti in quantità perfettamente bilanciate tra loro.

A livello nutrizionale, quindi, i semi di canapa sono un concentrato di benessere ed il loro consumo nelle diete può aiutare a prevenire e alleviare problematiche come gastrite, può essere utile a combattere il colesterolo alto, disturbi cardiovascolari, eczemi.

Come utilizzare i semi di canapa in cucina

Da quando le sue proprietà benefiche sono diventate note, il consumo di semi di canapa nel campo alimentare è stato ben rivalutato e incentivato grazie anche alla diffusione di stili alimentari alternativi, come quelli biologico e vegano.

I semi di cannabis possono essere considerati dei veri e propri integratori naturali e possono essere consumati in molteplici modi.

Grazie al loro sapore gradevole che ricorda quello della nocciola, si possono ingerire decorticati o interi, crudi come frutta secca o per arricchire le insalate, cotti in zuppe e minestroni di cereali, macinati in farine per la produzione di prodotti da forno come pane e biscotti o lavorati per ottenere pesto e creme spalmabili.

Infine, dai semi di canapa si può anche ricavare del preziosissimo olio che viene venduto a circa 25 euro al litro. Fondamentale, in questo caso, consumarlo a crudo per non alterare la composizione nutrizionale, oppure assumerne un cucchiaino al giorno come integratore.

Altri possibili utilizzi della canapa

Prima del proibizionismo, la canapa veniva coltivata in maniera estensiva per la produzione di fibre tessili e carta

Già allora, quindi, tutte le sue qualità erano molto apprezzate. La particolare robustezza della sua fibra, infatti, permette di ottenere una carta resistente sia agli effetti del tempo, del calore e della luce, sia alle lacerazioni.

Inoltre, essendo questa pianta naturalmente ricca di terpeni, non è neppure necessario trattarla con agenti chimici per tenere lontani insetti e muffe, pertanto può essere perfino considerato un prodotto biologico ed ecologico.

L’olio di canapa, ricco di vitamine come abbiamo già visto, ha ottime proprietà idratanti ed emollienti, pertanto è utilizzato anche nel settore cosmetico per la produzione di saponi, prodotti per la pulizia del viso, creme idratanti per il corpo e balsami per capelli.

Infine, la canapa è impiegata persino nell’industria edilizia e bioenergetica.

La resistenza delle fibre vegetali della canapa la rendono adatta alla costruzione edile con importanti vantaggi sia a livello ambientale che economici.

I costi di produzione, infatti, sono molto bassi perché la coltivazione della pianta non necessita di molte cure, non servono pesticidi né troppa acqua.

L’impatto ambientale, poi, è notevole: non solo il materiale è resistente al calore e molto leggero, ma è anche “carbon negative”, cioè riduce le emissioni di CO2 nell’atmosfera rendendo gli ambienti più salubri.