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La formazione a distanza, anche in tema di sicurezza sul lavoro, ha subìto una notevole accelerazione nel corso degli ultimi mesi per effetto delle misure che sono state adottate per contenere la pandemia da coronavirus. Il mondo del lavoro, e quindi anche quello della salute e sicurezza sul lavoro, sta andando incontro a un cambiamento radicale, frutto da un lato del decentramento delle produzioni e dall’altro del progresso tecnologico. Ciò ha comportato l’integrazione di soggetti portatori di culture diverse negli ambienti di lavoro ma anche, d’altro canto, una significativa esternalizzazione dei processi di produzione.

I fattori di rischio lavorativo

Mai come in questo momento storico la necessità e l’importanza di una formazione appropriata relativa ai fattori di rischio lavorativo viene messa in evidenza, anche da una normativa che con il passare del tempo si evolve e dimostra una sempre maggiore attenzione nei confronti di una questione – quella della sicurezza sul lavoro, appunto – per la quale la prevenzione non può prescindere da una formazione adeguata. Ma come può progredire la sicurezza in effetti? Per esempio in virtù di un mutamento, anche di carattere culturale, che coinvolga tutti i soggetti che prendono parte alla gestione della sicurezza all’interno dell’azienda. Un ruolo fondamentale riguarda la formazione di ciascuno di essi.

La formazione esperenziale

Nel momento in cui le persone usano vari sensi in simultanea, la capacità di apprendimento migliora e si consolida; al tempo stesso si ha l’opportunità di recuperare informazioni nuove in un contesto differente rispetto a quello rappresentato da una classica aula. A ognuno di noi è capitato di prendere appunti, e questo costituisce un metodo di apprendimento efficace perché coniuga il movimento di scrittura con l’udito. Ciò corrisponde proprio alla formazione esperenziale: il coinvolgimento contemporaneo di più sensi permette una maggiore efficacia nello sviluppo di specifiche competenze.

Sicurya

Tra le realtà che puntano l’accento sull’importanza della formazione esperenziale nel campo della sicurezza sul lavoro c’è Sicurya. L’ingegneria della sicurezza, l’ingegneria antincendio, l’ingegneria forense e l’ingegneria ambientale sono solo alcune delle numerose branche di specializzazione di questa impresa che ha sede nel Veneto: i servizi di assistenza e di consulenza offerti nel settore della valutazione della salute e della sicurezza sui posti di lavoro possono essere adattati a qualunque realtà del settore civile e di quello industriale.

La cultura della sicurezza

La formazione esperenziale diventa, a questo punto, una leva finalizzata alla cultura della sicurezza. La sua diffusione è la conseguenza della partecipazione ad attività di formazione, e al tempo stesso costituisce la colonna portante per la riduzione del rischio sul posto di lavoro. Una formazione efficace dipende dalla sussistenza di condizioni specifiche sul luogo di lavoro, ma non solo: è importante anche che l’impresa sia in grado di dare vita a un quadro culturale forte di una certa coerenza e capace di includere le diverse strategie di protezione e prevenzione.

Perché la formazione esperenziale è produttiva

Il concetto alla base della formazione esperenziale è molto semplice, eppure non sempre viene applicato con la dovuta frequenza. Si tratta, molto semplicemente, di imparare attraverso le esperienze, facendo le cose. È un approccio educativo che si è sviluppato in maniera strutturata solo in tempi recenti: è negli anni ’70 che la formazione esperenziale ha visto la luce. Di certo l’esperienza diretta favorisce l’attivazione di percorsi mentali che consentono di aumentare le informazioni che il cervello è in grado di accumulare. Gli eventi formativi orientati alla sicurezza sul lavoro dovrebbero essere impostati secondo tale prospettiva, coinvolgendo non solo l’udito e la vista, ma anche il movimento e il tatto, che formano la cosiddetta senso-motricità.