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“Le decisioni che il Governo sta per assumere in queste ore sulla scuola confermano che i provvedimenti adottati 25 giorni fa a Somma Vesuviana andavano e vanno nella direzione giusta. Dopo i primi due casi abbiamo subito preferito chiudere tutte le scuole evitando a tanti nostri ragazzi il rischio di ammalarsi. E’ il sistema extrascolastico da rivedere. Le scuole hanno funzionato ma i contagi familiari ed un sistema Paese extrascolastico non organizzato hanno vanificato questi sforzi fatti anche da noi amministratori locali. A tempi di record avevamo attrezzato, in accordo con i dirigenti scolastici un Piano elaborato attraverso lunghi incontri, anche estivi. Abbiamo anche adeguato gli ingressi secondari delle scuole, messo in sicurezza le strade adiacenti ed organizzato un trasporto urbano adatto all’esigenza. Tutto vanificato dalla mancanza di norme nazionali chiare sulle riaperture alcune delle quali si potevano evitare”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana nel napoletano.

 

Nessun lockdown senza garanzie immediate per tutti i lavoratori di tutte le attività.

“Noi sindaci siamo soli – è lo sfogo del primo cittadino, Salvatore Di Sarno – e costantemente siamo al nostro posto a rispondere personalmente al telefono. I cittadini ci chiamano per essere a conoscenza di un iter sanitario ma anche per comunicarci le loro paure. In tanti chiedono il lockdown come unica soluzione al diffondersi dell’epidemia.  Io con fermezza dico che non può esserci alcun lockdown senza garanzie di interventi economici nazionali in favore dei lavoratori, di padri e madri, giovani ed anziani che il piatto rischiano di non metterlo in tavola. In queste ore il mio pensiero è rivolto non solo a coloro i quali rischiano il posto a causa della pandemia ma anche ai lavoratori della Whirlpool che da domani non avranno lavoro e trovo assurdo che si licenzi ma soprattutto che lo si faccia in un periodo drammatico per tutti. Un periodo che sta rafforzando il rapporto sindaco- cittadino. Io ho lavorato su più fronti garantendo: 1) Formazione culturale a tutti i ragazzi, studenti delle scuole di Somma Vesuviana. Prima di arrivare alla decisione comunque triste per me di chiudere le scuole ho avuto un confronto con i dirigenti scolastici affinché fosse certa ed immediata la didattica a distanza con la promessa di riaprire subito le scuole appena il Covid lo consentirà. Inoltre per me è assurdo che anche in una situazione di piena emergenza si indichi ai dirigenti il 30 Settembre come data ultima entro la quale impegnare le risorse economiche destinate alla scuola. Confermo ai dirigenti scolastici, agli studenti tutti, la mia vicinanza più assoluta e sicuramente cercherò di mettere in campo iniziative in grado di ricreare la socializzazione; 2) Ho garantito, grazie al Corpo di Polizia Municipale guidato dal Comandante Claudio Russo, un servizio di controllo sul territorio. Ma anche su questo fronte non abbiamo avuto comprensione. Con 15 vigili dobbiamo controllare uno dei territori più estesi di tutta la provincia di Napoli, un paese che ha 36.000 abitanti ed in questo momento ben 432 positivi attivi e 310 persone in isolamento sanitario; 3) Siamo stati i primi ad avere il coraggio di chiudere, purtroppo il Cimitero, vietare aggregazioni all’aria aperta, riunioni all’aperto e siamo stati gli unici ad invitare con ordinanza sindacale tutti i laboratori di analisi presenti sul territorio e che effettuano tamponi antigenici (cosiddetto rapido) e che non sono tenuti al caricamento nella piattaforma dedicata, a comunicare sollecitamente all’Autorità Sanitaria Locale gli esiti positivi, allo scopo di attivare tempestivamente i protocolli sanitari per contenere quanto più possibile la diffusione del contagio; 4) Abbiamo mantenuto aperto il territorio per dare la possibilità all’economia di non morire. Ovviamente valuteremo tutte le azioni a vantaggio delle attività economiche ma è dal Governo nazionale che devono arrivare le decisioni più importanti, più incisive.  Il Governo Nazionale non deve lasciare soli i sindaci e soprattutto deve prima di un eventuale lockdown, mettere in campo un piano di aiuti economici efficace e rapido!”.

 

Confermata chiusura del Cimitero. Lunedì 2 Novembre benedizione alla presenza di tutti i parroci di Somma Vesuviana, in diretta social alle ore 16.

“Ho incontrato la categoria dei fiorai ha dichiarato Di Sarno – e comprendo il loro stato d’animo. E’ necessario a livello anche nazionale che il Piano di aiuti preveda contributi anche per questa categoria. Oggi Somma, ma siamo in attesa di altri possibili aggiornamenti, conta ben 432 positivi attivi. Negli ultimi 8 giorni abbiamo registrato ben 340 nuovi positivi e queste decisioni che vanno dalla chiusura delle scuole al Cimitero sono finalizzate a cercare di spezzare il più possibile la catena del contagio. Ora l’impegno massimo deve essere su questo. Il Cimitero resterà chiuso fino al 13 Novembre. In accordo con tutti i parroci di Somma Vesuviana e alla loro presenza, parteciperò alla diretta social, Lunedì 2 Novembre ore 16, dal Cimitero di Somma Vesuviana con la benedizione dei defunti. E’ il momento di stare insieme, tutti!”.