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Mentre spirano i venti di crisi, in Parlamento il ministro della Salute Roberto Speranza riferisce oggi in Parlamento sulla situazione dell’emergenza Covid e sulle prossime misure utili a contrastare la diffusione dell’epidemia.

Il primo passaggio è alla Camera dei Deputati. Di seguito i passaggi più significativi dell’intervento del Ministro:

“La collaborazione tra governo, regioni e comuni ci ha consentito di resistere anche quando siamo stati investiti dalle onde più alte, senza uno sforzo unitario delle istituzioni non si sarebbe arginato questo nemico. Non c’è altra strada diversa dall’unita per affrontare questa emergenza, la più grande dal dopoguerra.

Nei prossimi giorni, dunque, teniamo fuori dalla battaglia politica la salute degli italiani: sarebbe un errore imperdonabile distrarsi a pochi metri dal traguardo.

Il Covid ha i mesi contati, con i nuovi vaccini sconfiggeremo il virus. Mi sia consentito di rimarcare il ruolo della scienza in questa partita: la capacità delle migliori intelligenze di lavorare insieme hanno prodotto un risultato straordinario. Ricordiamolo sempre quando si tratta di scegliere dove investire le risorse pubbliche.

Vediamo la luce in fondo al tunnel ma non abbiamo ancora vinto, la nottata non è ancora passata. Serve fiducia ma bisogna tenere i piedi a terra.

Dovremo convivere con una forte diffusione del virus fino a che i vaccini non produrranno effetti sull’epidemia. In tutta Europa sta montando una nuova e forte tempesta. Ha detto la verità la Merkel: ci aspettano i mesi più duri. Se li affrontiamo pensando che siamo fuori pericolo andremo incontro a gravi problemi.

In Europa c’è un decesso ogni 700 abitanti, un positivo ogni 29. Un ruolo lo stanno giocando le cosiddette ‘varianti’, a partire da quella inglese. In Italia i numeri sono molto chiari: c’è un peggioramento generale della situazione epidemiologica del Paese. L’Rt, dopo quattro settimane di decrescita, è tornato a crescere ed è di nuovo superiore a 1. Ciò indica che siamo in una nuova fase, l’epidemia è nuovamente in espansione.

Per questo il Governo ritiene inevitabile prorogare al 30 aprile lo stato d’emergenza in scadenza a fine gennaio.

Con le Regioni avviata la stesura del nuovo Dpcm: prevediamo una conferma delle misure fondamentali già vigenti e il mantenimento del sistema delle fasce.

Nostra intenzione confermare il divieto di spostamento tra le Regioni, anche in fascia gialla, evitare gli assembramenti limitando l’asporto per i bar e confermare le misure per le visite nelle abitazioni private.

E’ nostra intenzione, inoltre, introdurre una fascia bianca che scatterà soltanto a determinati parametri. Qui le regole si limiteranno al mantenimento delle distanze e all’uso delle mascherine.

In fascia gialla riapriremo i musei, come segnale di speranza.

Sul vaccino, ieri notte siamo arrivati a 800mila dosi somministrate. Siamo i primi in Europa e se anche non rincorriamo le classifiche è questo un motivo di soddisfazione. Ma siamo solo agli inizi di una lunga e difficile maratona. Siglate opzioni per 226milioni di dosi, numero destinato a crescere. Quasi il doppio delle fiale necessarie a vaccinare tutti gli italiani. Adesso non possiamo fare altro che continuare a utilizzare presto e bene le dosi che ci vengono consegnate, preparandoci ad accelerare quando arriverà il via libera ad altri vaccini”.