Sarà Placido Domingo, autentico monumento della musica lirica mondiale, il protagonista della serata del Premio Faraglioni Capri 2025, che celebra il suo trentesimo anniversario trasformandosi in Premio Internazionale. Un riconoscimento che non solo onora una carriera leggendaria, ma sancisce anche l’evoluzione di un evento simbolo dell’Isola Azzurra, ormai punto fermo nel panorama culturale italiano.
L’appuntamento è fissato per il 9 settembre, nella raffinata cornice del Teatro del Grand Hotel Quisisana, storica e prestigiosa struttura della famiglia Morgano-Cuomo, che da sempre ospita l’evento in qualità di partner ufficiale. In occasione della serata di gala, Domingo offrirà al pubblico una performance dal vivo, in quello che si preannuncia come un momento di rara intensità artistica. Ad accompagnare il Maestro, una serie di ospiti italiani e internazionali, pronti a rendergli omaggio attraverso esibizioni e tributi speciali.
Il Premio Faraglioni, ideato e organizzato da Capri Arte dei fratelli Aldo e Bruno Damino, gode del patrocinio della Città di Capri – Assessorato alla Cultura e al Turismo, del supporto del Porto Turistico di Capri e della collaborazione della Polis Consulting. Dopo trent’anni di storia, il riconoscimento compie un passo significativo, assumendo ufficialmente una dimensione internazionale. Un traguardo celebrato con un artista che ha fatto dell’opera e della direzione d’orchestra un ponte tra culture, portando l’arte sui palcoscenici più prestigiosi del mondo e trasformandola in “un linguaggio universale”, come sottolineano gli organizzatori.
“Festeggiare i 30 anni con una leggenda come Domingo è per noi motivo di profondo orgoglio”, hanno dichiarato Aldo e Bruno Damino, “questa edizione è destinata a entrare nella storia, rinnovando il legame tra Capri e i grandi protagonisti dell’arte e aprendosi con decisione al futuro”.
Nell’albo d’oro del Premio, nomi che hanno segnato la cultura italiana e internazionale: da Giuseppe Di Stefano a Carla Fracci, da Lucio Dalla a Riccardo Muti, da Andrea Bocelli a Paolo Sorrentino, passando per Al Bano, Gino Paoli, Claudia Cardinale, Pippo Baudo e Carlo Verdone. Una tradizione che si rinnova, proiettandosi nel mondo.