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Napoli – E’ fatta. Il Napoli ha firmato la convenzione dello stadio San Paolo della durata di cinque anni più cinque. Una svolta storica per uno stadio spesso al centro di diatribe col Comune. Aurelio De Laurentiis, presidente del club partenopeo, ha lasciato pochi minuti fa Palazzo San Giacomo. Durante la presentazione di stamane il numero uno del Napoli ha incontrato la stampa presente: “In questi anni ho cercato di dare continuità, quella continuità che è mancata al Napoli e che nessuno è riuscito a dare. Io continuo a mettere nero su bianco, nei 35 anni precedenti a Napoli nessuno ha mai pagato lo stadio. Io mi sono fermato quando anticipai i soldi dei tornelli e di tante altre attività e dissi fino a quando non mi restituite tutto io non pagherò più l’utilizzo. Perciò siamo arrivati a questo braccio di ferro. E’ il paese della burocrazia, purtroppo, non a caso nessuno invente più in Italia”.

Non si ottimizzano mai le risorse in Italia, – continua il presidente la nuova pista d’atletica si poteva fare altrove. È un progetto. L’intervento sulla pista d’atletica sarà strutturale. Gli stadi devono essere un’altra cosa. Museo del club? Alberga nel mio pensiero dal 2004, quando sono arrivato. Abbiamo cercato spazi, ma deve stare in uno stadio o al centro d’allenamenti ma diventa difficilmente gestibile per tifosi ed i tanti turisti che vogliono vedere il club dove ha giocato Maradona ed i nuovi che rincorrono i suoi numeri. C’è tanto Napoli da poter inserire, oltre ad altre cose che dei club o delle città non possono vantare perché Napoli è Napoli. Non è soltanto far vedere le maglie di 50 anni fa, ma raccontare Napoli ed il Napoli nei momenti storici”.